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Esistono tariffe notarili? Scopriamo i costi del Notaio

Esistono tariffe notarili? Scopriamo i costi del Notaio

Le tariffe notarili esistono? È possibile calcolare i costi del Notaio per la stesura dei diversi tipi di atto? Le voci che troviamo nella parcella del Notaio sono interamente riferibili al suo onorario?

Le tariffe notarili non esistono, sono state abrogate dal decreto legge 1/2012 “Cresci Italia”, poi convertito nella legge 27/2012 e a regolare l’onorario del Notaio è il libero mercato,  questo significa che il regime di concorrenza suggerisce ad ogni professionista quale sia il giusto compenso per la sua prestazione.

Il prezzo non dovrebbe naturalmente essere l’unico parametro per individuare il Notaio a cui affidarsi, considerata, infatti,  la delicatezza delle materie su cui interviene molti altri fattori sono determinati quali: l’urgenza dell’atto, la fiducia tra cliente e professionista e l’esperienza, solo per citarne alcuni

Ci sono, naturalmente, alcuni parametri di riferimento che legano per esempio l’onorario del notaio al valore del bene eventualmente oggetto di transazione, ma il Notaio ha discrezionalità nella loro applicazione.

Se le tariffe notarili non sono fissate per legge, sono invece ben specificate le imposte da versare che troviamo all’interno della parcella del Notaio. Per alcuni atti, per esempio per le transazioni immobiliari, il Notaio funge da sostituto d’imposta e versa per il cliente le tasse all’Erario.

Tariffe notarili per acquisto casa

Per acquistare casa è necessario rivolgersi ad un Notaio che si occuperà delle verifiche preliminari e dell’atto di rogito con cui la proprietà del bene immobiliare passa di mano.

Anche in questo caso non esistono tariffe notarili, ma è possibile calcolare l’ammontare delle tasse che insieme all’onorario del Notaio comporranno la sua parcella finale.

Se acquistiamo un’abitazione con i benefici della prima casa da un privato le imposte saranno:  imposta di registro al 2% del valore catastale (un valore nominale che s’ottiene moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per un coefficiente di 110); imposta ipotecaria e catastale pari a 50 euro l’una.

Se stiamo invece acquistando una seconda casa l’imposta di registro sale al 9%  del valore catastale che viene calcolato, questa volta, moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per un coefficiente di 120.

Se invece acquistiamo una “prima casa”  da un costruttore entro i primi 5 anni dalla sua costruzione o ristrutturazione, le imposte saranno IVA al 4% ( da versare direttamente al costruttore ), imposta catastale, di registro e ipotecaria pari a 200 euro ciascuna; in caso di acquisto di seconda casa l’IVA sale al 10% ed in caso di acquisto di casa in classe catastale A/1 A/8 e A/9 ( case di lusso o di interesse storico come i castelli) l’IVA è sempre al 22%.

Tariffe notarili per atti di donazione

Fermo restando che anche in caso di donazione non esistono tariffe notarili, è pur vero che ancora una volta il Notaio fungerà da sostituto d’imposta e si occuperà quindi di versare le tasse per conto del donatario all’Erario. In caso di  donazione le tasse variano a seconda del grado di parentale tra donatore e donatario, cioè colui che riceve la donazione, e a seconda, ovviamente, del valore del bene donato.  L’imposta di donazione è paria al 4%  del valore catastale, se il donatario è il coniuge o un figlio o un nipote del donatario, con una franchigia di 1.000.000 di euro; al 6% se il donatario è sorella o fratello del donante con una franchigia di 100.000 euro; sempre al 6% ma senza franchigia per  i parenti fino al 4° grado; e all’8% se la donazione vene effettuata tra persone senza alcun grado di parentela. Oltre a ciò vanno versate al Notaio l’imposta ipotecaria pari al 2% del valore catastale  e  l’imposta castale pari all’1% del medesimo valore.

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