Il contratto di garanzia dal Notaio
- Il contratto di garanzia dal notaio: di cosa si tratta
- Contratto autonomo di garanzia
- Differenza tra fideiussione e contratto di garanzia
- Il pagamento “a prima richiesta”
- Quando è utile un contratto di garanzia dal notaio?
- Che differenza c’è tra contratto autonomo di garanzia personale e le garanzie reali?
- Qual è la causa di questo contratto?
- Come risponde il garante nel contratto autonomo di garanzia?
- Perché scegliere il contratto autonomo di garanzia piuttosto che la fideiussione?
Il contratto di garanzia dal Notaio: di cosa si tratta
Quando si parla di garanzie, si pensa subito alla costituzione di ipoteca oppure alla fideiussione bancaria. Si tratta nel primo caso di una garanzia reale, ovvero una garanzia che ha ad oggetto un bene immobile che rappresenta una fonte di tutela per chi è creditore di una determinata somma di denaro. Si pensi, ad esempio, ad una Banca che conceda una somma a titolo di mutuo e poi costituisca su un immobile di proprietà del debitore una ipoteca a garanzia della restituzione della somma concessa.
La fideiussione, invece, è una garanzia personale, ovvero un soggetto fideiussore (ad esempio una Banca o un’altra società finanziaria) garantisce l’adempimento di una obbligazione altrui. Queste due non sono le uniche garanzie che si possono stipulare dal Notaio, bensì è possibile stipulare un contratto autonomo di garanzia, diverso dai sopra citati.
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Contratto autonomo di garanzia
Il contratto autonomo di garanzia è un contratto con il quale un soggetto, garante, per via di un mandato con il debitore, si impegna nei confronti del creditore ad effettuare una determinata prestazione, qualora il debitore non paghi a richiesta.
Il garante con questo contratto si impegna a pagare subito, a prima richiesta, accettando di non far valere alcuna eccezione di fronte al creditore, cosa che invece il debitore normalmente può fare. In particolare, in questo tipo di contratto vi sono tre rapporti che vengono definiti dal Notaio in modo specifico nell’atto. Il debitore incarica con un mandato un altro soggetto, il garante appunto, di stipulare con il creditore questo contratto di garanzia. Con esso, il garante assume l’obbligo di adempiere l’obbligo, eseguire la prestazione, che può essere il pagamento di una somma di denaro o un altro tipo di obbligazione.
Qual è la causa di questo contratto?
Come accade nella fideiussione, seppur con le dovute differenze che vedremo, anche in questo caso la causa del contratto è la garanzia. Un soggetto si impegna contrattualmente a garantire l’adempimento di una obbligazione altrui. Descritto così, il contratto autonomo di garanzia potrebbe apparire una riproduzione della fideiussione, essendo proprio questa la definizione di cui all’art.1938 c.c. Vi sono invece molteplici differenze.
Differenza tra fideiussione e contratto di garanzia
La prima differenza risiede nella circostanza dell’accessorietà rispetto al rapporto principale. La fideiussione è una forma di garanzia accessoria al rapporto principale e ne segue le sorti. Il contratto di garanzia è, appunto, autonomo e manca qualsiasi accessorietà rispetto al rapporto principale.
Si tratta di un contratto del tutto nuovo. La fideiussione si associa sempre a un altro rapporto, si pensi ad esempio alla fideiussione rilasciata dalla Banca a garanzia delle somme anticipate al venditore costruttore dell’immobile da acquistare, nell’ipotesi di acquisto di fabbricati da costruire. In quel caso, infatti, la garanzia sussiste perché vi è il rapporto di vendita di base. Il contratto autonomo di garanzia è una garanzia slegata dal rapporto obbligatorio di base.
Come risponde il garante nel contratto autonomo di garanzia?
Un’altra differenza tra la fideiussione e il contratto autonomo di garanzia che stiamo analizzando, si rinviene nella modalità con cui risponde il garante. Egli ha funzione indennitaria, per cui garantisce contro qualsiasi tipo di inadempimento da parte del debitore principale. La garanzia si assolve pagando una somma di denaro che viene prestabilita in anticipo per sostituire la mancata prestazione da parte del debitore.
Il pagamento “a prima richiesta”
Il pagamento a prima richiesta è il pagamento effettuato dal garante proprio nel caso in cui il debitore principale non paghi, o non assolva alla diversa obbligazione prevista nel contratto. Si paga a prima richiesta in quanto non è possibile eccepire eccezioni relative al rapporto principale, proprio in virtù della autonomia che caratterizza questo tipo di garanzia. Questo tipo di clausola può essere anche apposta ad una fideiussione, rendendola simile al contratto autonomo di garanzia.
Quando è utile un contratto di garanzia dal Notaio?
Di regola il contratto autonomo di garanzia è separato dal contratto principale ma comunque viene redatto contestualmente allo stesso in quanto si tratta di garantire una determinata obbligazione. Si pensi, ad esempio, ad un contratto di acquisto di partecipazioni sociali, o anche lo stesso contratto di compravendita al quale non acceda una garanzia reale. In questo caso, non si inserisce la clausola della garanzia nello stesso contratto, bensì si prevede separatamente.
Si pensi al contratto con il quale si prevede l’acquisto di un bene immobile, senza mutuo, con il pagamento del prezzo non contestuale ma rateizzato. Il venditore dopo aver venduto l’immobile deve quindi ottenere ancora parte del denaro. Per tutelare questo credito è possibile che un terzo soggetto si impegni a pagare questo prezzo rimanente qualora l’acquirente non ne abbia possibilità.
Perché scegliere il contratto autonomo di garanzia piuttosto che la fideiussione?
Ottenere il rilascio di una fideiussione non è facile in quanto ci si deve rivolgere a una Banca oppure a una società finanziaria che si occupi di questo e può essere spesso molto oneroso. Con il contratto autonomo di garanzia è possibile che un terzo soggetto, spesso anche non società ma persona fisica, si impegni con il proprio patrimonio a garantire l’adempimento di una obbligazione altrui, senza eccezioni e appena il creditore lo richieda.
Che differenza c’è tra contratto autonomo di garanzia personale e le garanzie reali?
La garanzia reale consente al creditore che ha iscritto ipoteca su un determinato bene di essere soddisfatto prima di altri creditori su quel bene, che si può vendere mediante il processo esecutivo. La garanzia personale, invece, consente a un terzo soggetto di intervenire a favore del creditore qualora questi non paghi o non adempia la differente obbligazione a seconda dei casi. La garanzia personale, soprattutto quando non deve interpellarsi una Banca, è più facile da ottenere e meno dispendiosa.