Servitù di parcheggio: che cos’è e quando si può fare
- Comprare casa dal notaio
- Che cos’è una servitù
- A che serve la servitù?
- Che cosa si intende per servitù di parcheggio
- Cosa fare dal notaio
- Perché andare dal notaio per la servitù
- Come si fa una servitù
- Perché prima non si poteva fare
- Che succede se l’area appartiene a più persone
Comprare casa dal notaio
Quando si compra una casa può accadere che sia necessario preoccuparsi anche del modo in cui poterla raggiungere. Che cosa vuol dire? Vuol dire che non sempre tutte le case sono situate direttamente sulla strada pubblica e che bisogni ad esempio attraversare una strada di proprietà di un’altra persona.
Si tratta di un problema che è necessario risolvere fin dal momento del rogito notarile con cui si compra casa per evitare di avere problemi sin da subito con il vicinato.
Per risolvere immediatamente la problematica è sempre consigliabile una consulenza notarile in quanto solo una figura tecnica, come il notaio, potrà evitare di incorrere in spiacevoli sorprese cercando la soluzione più adatta contattando, ove occorra, anche il proprietario della strada o del terreno che sarà necessario percorrere per raggiungere l’appartamento.
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Che cos’è una servitù
Quando si deve percorrere un tratto di strada di proprietà di un’altra persona sarà necessario avere un “permesso” per evitare contestazioni.
Il legislatore ha pensato di regolamentare questo tipo di “passaggio su fondo altrui” attraverso la concessione da parte del proprietario del terreno che subisce il passaggio, con l’istituto giuridico della servitù. Cos’è quindi la servitù?
Per servitù si intende quindi un peso che viene imposto su un fondo detto servente, in favore di un altro fondo che viene definito dominante.
Come si fa una servitù
Nel nostro ordinamento la servitù viene costituita per atto pubblico notarile. Dinanzi al notaio quindi si presenteranno il proprietario del terreno su cui bisogna necessariamente passare per raggiungere la casa e il proprietario dell’abitazione.
Questo tipo di contratto vale sicuramente tra le parti, ma siccome l’atto pubblico notarile viene trascritto nei Registri immobiliari, vale anche nei confronti dei terzi ed è opponibile agli stessi.
La trascrizione di questo atto, che dovrà effettuare il notaio dopo il rogito, ha proprio questo effetto.
A che serve la servitù?
Come si evince dal Codice Civile la servitù deve essere utile. L’utilità può consistere nella maggiore comodità o amenità del fondo definito dominante.
Il concetto di utilità è così ampio che non è possibile ricomprendere ogni elemento. Ad esempio in tema di servitù di passaggio il contenuto di tale diritto ricomprende tutte le modalità del suo esercizio, inteso non soltanto come diritto di passaggio che ha il titolare del fondo dominante o i suoi familiari, ma anche come diritto di passaggio che possono avere le persone estranee per eventuali visite all’abitazione.
Può anche accadere che quando si compra una casa si abbia bisogno anche di un parcheggio, ma che non si voglia comprare né un box auto, né un’area scoperta per poter parcheggiare. Il problema che si pone è se si può andare dal notaio per ottenere una servitù di parcheggio.
Che cosa si intende per servitù di parcheggio
Il problema della servitù di parcheggio ha coinvolto sia gli studiosi del diritto che i giudici della Corte di Cassazione. Il dibattito sulla sua ammissibilità è durato diversi anni, ma oggigiorno si ritiene che si possa costituire dal notaio.
In cosa consiste? La servitù di parcheggio può essere definita come diritto di far stazionare, quindi parcheggiare, uno o più veicoli, di un certo tipo, su un fondo di cui non si è proprietari, ma appartiene a persone estranee. Lo scopo è proprio quello di dotare la casa di un’utilità, che in questo caso sarebbe la possibilità di parcheggiare.
Perché prima non si poteva fare
Il problema della ammissibilità della servitù di parcheggio risiedeva nel fatto che molti non consideravano la possibilità di parcheggiare come un’utilità reale, ma come una comodità.
La servitù si caratterizza per la sua utilità e secondo alcuni, nell’ambito delle servitù di parcheggio, ciò che si realizzava era una mera comodità, un vantaggio del tutto personale a favore dei proprietari di un determinato fondo. Tuttavia i giudici nel corso del tempo hanno modificato il loro orientamento riconoscendone l’utilità.
Cosa fare dal notaio
Quando si va dal notaio per la servitù di parcheggio è importante che entrambe le parti, ossia il proprietario del fondo e il titolare della casa che deve usufruire del parcheggio, specifichino in maniera precisa quale sia l’area coinvolta su cui poter parcheggiare.
Potranno definire quindi i confini della zona di stazionamento e precisare quanti e quali veicoli possano parcheggiare e come debba essere esercitato tale diritto. Cercare di stabilire nel modo più dettagliato possibile le modalità e la zona coinvolta, evita che in futuro qualcuno possa contestare il comportamento dell’altro.
Che succede se l’area appartiene a più persone
Nel caso in cui il fondo su cui dovrà essere costituita la servitù appartenga a più persone e sia quindi in comproprietà, è necessario che tutti partecipino all’atto notarile in quanto tutti dovranno prestare il loro consenso a che la persona, titolare della casa, possa usufruire del parcheggio. Non basta quindi il consenso di uno solo dei comproprietari, ma sarà necessario il consenso di tutti.
Perché andare dal notaio per la servitù
Prima di affermare di voler costituire una servitù di parcheggio dal notaio è sempre preferibile rivolgersi al notaio per avere una consulenza e capire se sussistano i presupposti per poter procedere in tal senso.
Infatti nel caso in cui si tratti di un vantaggio che si voglia assicurare a una singola persona e non abbia lo scopo di migliorare il fondo dominante o il fabbricato che ne riceve beneficio, non si può parlare si servitù, ma di un diritto personale che non è trascrivibile nei Registri Immobiliari e non può essere opposto anche a terzi, ossia fatto valere nei confronti di tutti. Solo un esperto come il notaio sarà in grado di verificare l’esistenza dei presupposti e consigliare la strada più adeguata.
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