Come ho aumentato il capitale senza nuovi conferimenti
- Il mio sogno di costituire una società
- La necessità di trovare un esperto giuridico
- Le nostre riserve in società
- Perché abbiamo scelto l’aumento gratuito
- Il nostro aumento gratuito dal notaio
Il mio sogno di costituire una società
Sin da bambino sono sempre stato appassionato di tecnologia ed insieme al mio amico decisi di intraprendere gli studi universitari che attenessero proprio a quel settore. Per fortuna riuscii a completarli in tempi molto brevi: il desiderio di aprire una società tutta mia era costante e non avevo alcuna intenzione di rinunciare a quel sogno. Subito dopo l'università grazie a dei finanziamenti ottenuti per la nostra giovane età e spirito imprenditoriale con il mio amico storico esperto in materia decidemmo di aprire una società a responsabilità limitata. Ci recammo cosi dal notaio per la stipula dell'atto costitutivo. Ricordo ancora quel giorno ricco di grandi emozioni ma anche di un timido timore per il futuro. Non capita tutti i giorni di avviare un progetto così ambizioso.
Come si è evoluto il nostro progetto imprenditoriale
Non nascondo che nella fase iniziale dell'attività abbiamo avuto parecchie tensioni e problemi da risolvere. Non riuscimmo ad ingranare subito, ci volle un po' di tempo, era importante affermarsi sul mercato per creare una clientela solida e fedele. Fortunatamente anche grazie alle nostre campagne pubblicitarie curate con dedizione e attenzione i primi risultati dopo circa 8 mesi dalla costituzione della società dal notaio cominciarono ad arrivare. Un giorno, dopo il classico caffè mattutino, girovagando su internet scoprii un bando di gara rivolto a società che operassero proprio nel nostro settore: un’opportunità offriva la possibilità di collaborare con brand internazionali. Tale bando richiedeva, però, un capitale minimo di 50 mila euro.
Il nostro capitale sociale non era adeguato
Al momento della costituzione della società decidemmo di non investire molto ma di conferire una somma di denaro non estremamente elevata fissando la cifra del capitale ad euro 10 mila. Per poter partecipare al bando, quindi, mancavano 40 mila euro di capitale. Il mio socio non aveva alcuna intenzione di conferire altro denaro in società, né onestamente io avevo grandi disponibilità economiche. Ci chiedevamo se potesse rappresentare un problema. Naturalmente non avevo la minima idea su come poter realizzare questo desiderio di partecipare al bando senza conferire altro denaro in società, ma in molti ci consigliarono di rivolgerci a degli esperti in materia in quanto da soli non ne saremmo venuti a capo.
La necessità di trovare un esperto giuridico
Cosi decidemmo di chiedere consiglio a qualcuno esperto nel settore che potesse aiutarci a comprendere come raggiungere il medesimo risultato per poter cogliere questa opportunità che sarebbe stata ghiotta per la nostra attività sociale.
Come ho trovato il notaio
Cominciai a cercare su internet e capii che l'unica soluzione era quella di consultare un notaio. Avevo perso i contatti con il notaio che aveva provveduto alla costituzione della società e decisi di provare a cercare sul web. Attraverso il portale notaio facile sono riuscito ad avere un preventivo gratuitamente esponendo tutta la nostra situazione e i nostri dubbi. Grazie alla consulenza del notaio avuta successivamente in tempi (per fortuna) estremamente brevi, capii che non era strettamente necessario conferire altro denaro dalle nostre tasche ma potevamo attingere dalle risorse presenti in società per aumentare il capitale sociale.
Le nostre riserve in società
Per fortuna la nostra attività dopo il complesso ingranaggio iniziale procedeva a gonfie vele. Le nostre casse sociale erano in saldo più che positivo. Eravamo perfettamente in regola e non avevamo accumulato grandi debiti. Né io, né il mio socio, siamo amanti della contabilità, ma ci mostrarono che dal nostro bilancio emergevano delle riserve di una somma pari alla cifra a noi necessaria. Si trattava di somme di denaro accumulate che invece di essere distribuite tra noi soci erano state accantonate in delle riserve.
Perché abbiamo scelto l’aumento gratuito
Grazie alla consulenza del notaio imparammo che se avessimo voluto aumentare il capitale c'erano due modi: potevamo attingere o dalle nostre tasche o dalle casse sociali. Nel primo caso si sarebbe parlato di un aumento a pagamento in quanto avrebbe significato mettere del nuovo denaro in società, nel secondo caso si parla di aumento gratuito in quanto spostiamo solo delle somme di denaro già presenti in società da riserve a capitale. Si tratta di due operazioni diverse che hanno anche degli effetti diversi. Fortunatamente con l'aumento gratuito avremmo avuto un effetto immediato dell'operazione. Ciò ci rasserenò in quanto i termini per partecipare al bando stavano per scadere. Con la nostra soluzione, quindi, potevamo prendere quelle riserve e portarle a capitale, sarebbe stata solo un'operazione contabile che non avrebbe richiesto alcun esborso da parte di noi soci. L'idea sembrava particolarmente allettante e soprattutto perfettamente aderente alle nostre esigenze.
Quali riserve abbiamo usato per l’aumento
Naturalmente capimmo che non tutte le riserve potevano essere utilizzate. In passato avevamo previsto che determinate somme di denaro dovessero essere blindate per determinate operazioni. Avremmo potuto con il nostro consenso modificare questo tipo di destinazione delle riserve, ma non era la nostra intenzione. Il nostro obiettivo era quello di partecipare al bando di gara, ma non di stravolgere ogni obiettivo futuro modificando in maniera radicale i nostri progetti imprenditoriali. Così decidemmo di utilizzare una riserva statutaria di euro 20 mila e un'altra riserva che avevamo creato tempo fa (di cui non ricordavo neanche l'esistenza non essendo pratico in materia) di euro 30 mila.
Il nostro aumento gratuito dal notaio
Questo passaggio richiedeva la presenza del notaio che avrebbe dovuto redigere il verbale di assemblea dei soci per atto pubblico notarile che poi sarebbe stato iscritto nel registro delle imprese, come pubblicità della nostra operazione. Il giorno della stipula dal notaio fornimmo una documentazione contabile, una situazione patrimoniale aggiornata che attestasse la presenza delle riserve sopra citate. Fortunatamente tutto andò per il verso giusto e riuscimmo ad iscriverci al bando di gara in quanto avevamo tutti i requisiti richiesti.
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