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Come ho risparmiato per acquistare la mia casa

La decisione di acquistare casa

Come ho risparmiato per acquistare la mia casaDopo una serie di ricerche decido finalmente di acquistare un appartamento, in seguito a vari anni di affitto. Sono una donna single e lavoratrice, in cerca di una casa in una zona periferica a Roma, preferibilmente nei pressi della metropolitana. Non è così semplice trovare casa a buon prezzo in una città come questa, per questo motivo decido comunque di adattarmi a qualsiasi tipo di vizio relativo all’abitazione.

Ho da parte una somma di denaro pari a 150.000 euro e non ho richiesto un mutuo, né ho intenzione di richiederlo. Ho anche intenzione di investirli tutti pur di trovare una soluzione che faccia al caso mio. Rispondo, dunque, ad un annuncio di un’agenzia immobiliare che mette in vendita un piccolo appartamento bilocale in periferia di 55 mq. È piccolo ma fa proprio al caso mio. Mi metto in contatto con l’agenzia e incontro anche il venditore. Il prezzo che mi viene offerto è pari a 180.000 euro ma con possibilità di abbassarlo ulteriormente qualora avessi accettato alcune condizioni.

Ho accettato i vizi della casa

Parlando con il venditore e con l’agenzia vengo a sapere che la casa messa in vendita è in ottime condizioni ma ha un difetto di struttura che il venditore non ha intenzione di riparare. In sostanza è una casa molto  umida perché è stata ricavata in passato da un vecchio deposito commerciale che il venditore aveva ereditato dai suoi nonni. Pur essendo stata trasformata in un’abitazione e quindi essendo assolutamente regolare dal punto di vista catastale e urbanistico, risultava soggetta a problemi strutturali. Tutta questa umidità, a detta del venditore, avrebbe potuto causare problemi alle pareti e a lungo andare un leggero cedimento del sottotetto. Ciò salvo che si fosse intervenuti con dei lavori edilizi troppo onerosi e soprattutto che richiedevano del tempo, che il venditore non si poteva permettere. I lavori avevano un costo di circa 30.000 euro. Resto sicuramente interdetta da ciò ma decido ugualmente di pensarci.

I consigli del Notaio

Dopo queste notizie decido di recarmi singolarmente dal Notaio, dopo aver preso un regolare appuntamento. Sicuramente quelle informazioni mi avevano confuso perché se da una parte volevo risparmiare, dall’altra non volevo acquistare una casa con dei problemi strutturali. Il Notaio del colloquio era lo stesso che avrei chiamato per la stipula quindi mi fidavo del suo consiglio. Mi spiega subito che all’acquisto di una casa il venditore deve offrire delle garanzie, vale a dire è tenuto a garantire che la casa acquistata sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore, in base a quanto prevede l’art.1490 c.c.

Qualora dovesse presentarsi qualche vizio, il venditore ne ha la responsabilità proprio in virtù di questa garanzia e dovrà risarcire il danno all’acquirente. Ciò accade in quanto i vizi possono rendere la casa di minor valore rispetto a quello per il quale è stato pagato il prezzo. Nel mio caso, però, i vizi erano a me noti ed espressamente dichiarati dal venditore.

Quale potrebbe essere il vizio della casa?

Tra i vizi che possono comportare anche una menomazione del valore della casa possono esservi proprio i vizi strutturali della casa come quello che mi ha esposto il venditore, ovvero vizi preesistenti. Il Notaio, tuttavia, mi spiega che la responsabilità del venditore sorge nel momento in cui tali vizi siano celati, mentre invece diversa è la situazione nel caso in cui vengano esposti, proprio come ha fatto il mio venditore proprietario. Ovviamente, accettando i vizi avrei anche accettato la necessità di effettuare io stessa i lavori in un secondo momento.

Perché ho deciso di acquistare con la clausola “vista e piaciuta”

Il Notaio ci spiega che esiste una soluzione che possa accontentare tutti, sia il venditore che non vuole eseguire i lavori prima di vendere, sia me acquirente che ho bisogno di investire il mio denaro senza chiedere il mutuo e risparmiare. Mi parla, quindi, della possibilità di inserire la clausola “vista e piaciuta”  nell’atto di compravendita, con la funzione di prevedere un’esclusione convenzionale della garanzia per vizi. In questo modo io acquirente ottengo una riduzione del prezzo della compravendita, accetto il rischio che successivamente all’atto si manifestino vizi nella casa che al momento della stipula non erano noti, pur essendo già esistenti. Essendo a conoscenza del vizio, inserendo questa clausola nel rogito, io acquirente accetto la casa così com’è pur di ottenere una riduzione del prezzo, senza poi attribuire la responsabilità al venditore. Trattando con il venditore decidiamo entrambi di giungere a questo accordo e inserire la clausola.

Quale vantaggio per me che acquisto la casa?

Il vantaggio principale che in questo modo riesco a ottenere è una sostanziale riduzione del prezzo originario della compravendita. Il valore della casa sarebbe di 180.000 euro, ma in relazione al vizio insito mi viene abbassato a 150.000 euro, la somma che attualmente posso spendere. La necessità che sorge successivamente di effettuare i lavori potrà essere da me sopperita magari con del denaro reperito in seguito o facendo corso anche eventualmente a un mutuo per ristrutturazione, ma intanto ottengo un risparmio nell’immediato, avendo anche la casa che fa al caso mio.

Quanto ho risparmiato in totale al rogito?

Grazie a questo accordo, ho risparmiato nell’acquisto di questa casa ma solo per ciò che concerne il prezzo della compravendita. Ho inoltre risparmiato sulle spese del mutuo, che riducendo il prezzo sono riuscita a non richiedere, facendo utilizzo solo del mio denaro personale. Per quanto concerne le spese del Notaio, la clausola ovviamente non mi ha consentito di ridurre le stesse, in quanto l’imposta di registro si è calcolata in base alla rendita catastale della casa che vado ad acquistare. Si tratta inoltre della mia prima casa per cui almeno su questo riesco a pagare con le agevolazioni previste dalla legge.

 

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