Acquisto casa e donazione: differenze, opportunità e consulenza notarile
- Comprare casa o riceverla in donazione: quali differenze? perché chiedere una consulenza notarile per fare la scelta giusta valutando pro e contro
- Acquisto di un immobile: il rogito notarile
- Donazione di un immobile: l’atto notarile
- Donazione e acquisto: pro, contro e consulenza notarile
Comprare casa o riceverla in donazione: quali differenze? Perché chiedere una consulenza notarile per fare la scelta giusta valutando pro e contro
Potremmo credere, e certo a ragione, che quello della donazione sia uno strumento carico di opportunità, in quanto consente il passaggio di beni anche di valore ingente dalle mani di un proprietario a uno nuovo senza che lo si debba pagare: il caso più tipico cui potremmo pensare è quello di genitori che decidano di dare una casa a un figlio senza attendere l’eredità o situazioni analoghe, ma ce ne possono essere molti altri. E, se senza dubbio questo è un bel vantaggio per gli interessati, tra donazione e vendita di un immobile non c’è solo la differenza del passaggio di denaro (che non c’è nella prima e invece è previsto nella seconda): come in ogni cosa ci sono pro e contro di cui è bene tenere conto prima di prendere qualsiasi decisione in merito.
Ecco il perché dell’opportunità di chiedere una consulenza notarile prima di prendere qualsiasi decisione riguardo vendita o donazione di un immobile: avere le idee chiare su quanto si sta facendo è infatti di fondamentale importanza per non incorrere in problematiche di cui non eravamo a conoscenza e che potrebbero metterci in difficoltà in quanto non le avevamo previste.
Acquisto di un immobile: il rogito notarile
Quando si compra un’abitazione, ormai lo sappiamo, è necessario recarsi dal Notaio per sottoscrivere un atto, noto come rogito. Questo documento, debitamente registrato a cura del Notaio, sancisce il passaggio della casa dal vecchio al nuovo proprietario. In esso sono riportati tutti i dati importanti relativi all’immobile oggetto di compravendita: le generalità di coloro che partecipano al contratto (venditore/i e acquirente/i), riferimenti catastali e accordi intercorsi per la cifra e il suo pagamento sono alcune delle informazioni che troveremo all’interno di questo documento. In questo modo la vendita è ufficializzata e l’abitazione sarà a tutti gli effetti del nuovo proprietario, dietro pagamento del corrispettivo pattuito: anche se di norma la somma di denaro viene data al venditore in un’unica soluzione – magari dalla banca con cui abbiamo deciso di aprire un mutuo – non è questa l’unica soluzione possibile. Tra le parti possono in realtà intercorrere i più diversi accordi.
Donazione di un immobile: l’atto notarile
Anche la donazione di un immobile richiede uno specifico atto notarile perché possa sancire l’effettivo passaggio di proprietà dello stesso dal vecchio al nuovo proprietario: esattamente come nel rogito, troveremo dunque ad esempio indicate le parti che prendono parte a questo contratto e gli accordi presi. Non vi sarà naturalmente la parte relativa al pagamento in quanto nella donazione, come dice il nome stesso, non è previsto passaggio di denaro. In altre parole si tratta di un atto di liberalità per cui uno o più soggetti donano un bene o un patrimonio a un altro o ad altri soggetti. Non è necessario che si tratti di parenti, anche se la maggior parte delle donazioni avviene naturalmente all’interno della famiglia.
Donazione e acquisto: pro, contro e consulenza notarile
Il vantaggio della donazione è evidente: il nuovo proprietario, con un semplice atto notarile, si trova proprietario di un immobile senza dover pagare per esso. Con l’acquisto invece si stabilisce un prezzo di vendita, con le conseguenti modalità di pagamento.
Dunque, quale potrebbe essere il contro delle donazioni, sempre se ve ne sono? Lo svantaggio risiede essenzialmente nella sua contestabilità da parte degli eredi legittimi: se infatti tale donazione è di entità tale da ledere i diritti stabiliti dalla legge italiana per gli eredi legittimi (di norma coniuge e figli, ma anche i parenti di primo grado in caso di assenza di figli) questi potrebbero chiedere che venga revocata la donazione o che comunque venga riconosciuta loro la parte che spetta loro. Anche a fronte di una rinuncia ufficiale a tale eredità, la legge prevede la possibilità di ripensarci, così come lascia la possibilità di ripensamento anche a chi ha fatto la donazione. Il che rende più difficile sia vendere un domani l’immobile in questione sia ottenere ad esempio dei mutui per ristrutturazione, anche se ormai molti istituti di credito si stanno attrezzando per offrire soluzioni anche in situazioni come questa.
Se dunque una consulenza notarile è sempre di grande importanza, ancora di più lo diventa quando ci troviamo davanti a situazioni che potrebbero incidere in modo significativo sulla nostra possibilità di intervenire su un immobile e/o disporne liberamente.
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