Donazione immobiliare: devo rivolgermi al Notaio?

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Il Notaio, che deve comunque assisterci nell’atto di donazione dell'immobile, può dare tutte le delucidazioni necessarie per agire al meglio e consapevoli di cosa comporta.

Complice forse anche il positivo allungamento della vita media, che porta di conseguenza anche un allungamento dei tempi delle eredità, non è infrequente che all’interno di una famiglia si decida di ricorrere allo strumento della donazione. Il caso tipico è quello dei genitori che donano un immobile – ad esempio una seconda casa – a uno dei figli perché ci abiti con la famiglia, senza doverne acquistare una nuova. In questo modo quindi il figlio avrà la casa senza doverne pagare il prezzo e dovendo quindi far fronte a costi limitati a imposte, tasse e poco altro (che, in caso di prima casa, sono molto ridotti). Si tratta naturalmente di un esempio tra i tanti: un altro potrebbe essere quello di un parente (ad esempio uno zio) che dona al nipote la casa in cui vive, mantenendone però l’usufrutto vita natural durante e così via. È dunque obbligatorio che la donazione avvenga tra parenti? La risposta è no, vi possono essere anche casi di donazioni a persone esterne alla famiglia, anche se naturalmente sono meno frequenti. In ogni caso, è bene dirlo subito, la donazione prevede uno specifico atto notarile e la sua registrazione per essere valida e sancire il passaggio di proprietà dell’immobile. Tutto sembra essere dunque molto semplice: concordo la donazione del bene, mi reco dal Notaio per la stesura dell’atto relativo, pago imposte, tasse e quant’altro e la casa passa di proprietà.

Possibili problemi della donazione e ruolo del Notaio

In realtà la donazione nasconde la possibilità di problemi che possono venire alla luce anche a diversi anni dalla stessa e di cui è bene essere consapevoli. Se ad esempio la persona che riceve la donazione avesse dei fratelli, questi potrebbero contestarla e chiedere che venga loro riconosciuta la loro parte nel caso in cui il restante patrimonio del genitore non coprisse la loro quota di spettanza (in Italia non è possibile disporre in toto del proprio patrimonio). Ricordiamo inoltre che, anche volendo e anche firmando specifici atti di rinuncia, in realtà i legittimi eredi non possono davvero rinunciare alla propria parte, svincolando del tutto il bene oggetto di donazione. Senza contare la possibilità che vi siano altri eredi di cui non si è a conoscenza, ma che potrebbero far valere i propri diritti (pensiamo ad esempio alla possibilità di figli non precedentemente riconosciuti). Insomma, vi sono diverse incertezze legate alle donazioni che si possono risolvere solo dopo diversi anni: è per questo motivo che spesso non è facilissimo ad esempio vendere un immobile ricevuto in donazione o ottenere un mutuo su di esso, in quanto vi è chi potrebbe rivendicare un diritto almeno parziale su di esso. Insomma, come in ogni questione vi sono diversi pro e contro: la consulenza di un Notaio per le donazioni è più che mai necessaria. L’esperienza e le competenze di questo professionista sapranno infatti guidarvi al meglio per compiere la scelta migliore per la vostra situazione, nella piena consapevolezza di pro e contro.


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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©

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