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Notaio per acquisto appartamento: rogito e costi

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Dal Notaio per l’acquisto di un appartamento: cosa contiene il rogito, costi e modalità. Ecco cosa dobbiamo aspettarci quando compriamo casa

Devi andare dal Notaio per l’acquisto di un appartamento? Allora ti starai sicuramente chiedendo cosa aspettarti in termini di impegni burocratici e spese: il rogito, si sa, ha dei costi che possono anche essere ingenti ed è dunque bene tenerne conto nel momento in cui stiamo per comprare casa. L’acquisto di un appartamento, esattamente come avviene per qualsiasi altra tipologia abitativa richiede infatti la stesura di uno specifico atto, chiamato rogito, che sancisce il passaggio di proprietà dal vecchio al nuovo proprietario e il pagamento di una serie di tasse e imposte: sono proprio queste ultime che possono far lievitare il costo dell’atto, ma vediamo in cosa consistono.

Dal Notaio per l’acquisto di un appartamento: il rogito

Innanzitutto, quando ci rivolgiamo al Notaio per l’acquisto di un appartamento, ci verrà detto che dobbiamo fare l’atto di rogito: un termine tecnico per indicare il contratto che, di fronte a un pubblico ufficiale – il Notaio, appunto – firmiamo insieme al venditore per acquisire la proprietà di un immobile, un appartamento e così via. Il rogito conterrà dunque le nostre generalità, quelle della nostra controparte, l’indicazione del Notaio di fronte al quale viene sottoscritto, gli estremi per un certo riconoscimento dell’unità abitativa oggetto di compravendita, gli accordi intercorsi tra le parti, le schede catastali dell’abitazione. Il Notaio provvederà a verificare sia la regolarità catastale dell’appartamento acquistato, sia l’assenza di diritti di terzi (proprietà, usufrutto, ecc.) che non siano stati eventualmente coinvolti nel contratto di compravendita stesso. Una volta letto e firmato, l’atto di rogito verrà registrato a cura del Notaio e sancirà dunque come detto il passaggio di proprietà dell’abitazione.

Acquisto di un appartamento: i costi in caso di abitazione principale

Il Notaio per l’acquisto di un appartamento ci chiederà anche una serie di tasse e imposte: la più importante è senza dubbio l’Imposta di Registro, che va versata direttamente al Notaio che provvederà poi a versarla a sua volta all’Erario a nostro nome. L’Imposta di Registro viene calcolata – per l’abitazione principale – nella misura del 2% del valore catastale dell’appartamento rivalutato del 5%. Per conoscere il valore catastale è necessario possedere le schede catastali dell’appartamento (possiamo chiederle al venditore).

Unico caso in cui, al posto dell’Imposta di Registro, dovremo invece pagare l’Iva è se acquistiamo da impresa entro i cinque anni dai lavori di ristrutturazione o costruzione della casa: in questo caso – sempre se si tratta di abitazione principale – dovremo pagare il 4% del valore dell’abitazione, calcolato sul prezzo di acquisto. In questo caso l’Iva andrà versata non al Notaio, ma direttamente all’impresa da cui stiamo acquistando l’appartamento.

Acquisto di un appartamento: i costi se è seconda casa

Come detto poco sopra, in caso di acquisto di un appartamento il Notaio ci chiederà una serie di tasse e imposte: questo è ancora più vero quando si tratta di seconda casa, che non gode delle agevolazioni previste per l’abitazione principale. Se le voci sono infatti le medesime spiegate nel paragrafo precedente, cambiano le percentuali.

In caso di acquisto da privato o da impresa dopo i cinque anni dalle opere di costruzione o ristrutturazione dovremo infatti pagare l’Imposta di Registro nella misura del 9% del valore catastale dell’abitazione rivalutato del 5%.

In caso di acquisto da impresa entro i cinque anni dalle suddette opere dovremo invece versare l’Iva nella misura del 10% del prezzo di acquisto dell’appartamento.


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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©

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