Notaio Copparo (FE): consulenze e preventivi senza impegno
Copparo è un comune di circa 17000 abitanti della provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna. Il paese si trova all'interno del comprensorio caratterizzato ad ovest dalla città di Ferrara, a nord dal corso principale del Po, ad est dal Parco del Delta del Po e dalla zona costiera, a sud dal Po di volano. Lo studio del Notaio di Formigine potrebbe essere perfetto per chi nella provincia fosse alla ricerca di uno studio notarile, infatti grazie al sito Notaio Facile è possibile entrare in contatto con studi notarili in zona e fissare un appuntamento di persona. Accedendo al portale e compilando il modulo preliminare di contatto in 48 ore è possibile ottenere la consulenza dei migliori professionisti e richiedere il preventivo economico dettagliato.
Notaio grande città e piccolo comune: cambia il Preventivo?
Se si è alla ricerca della consulenza di un notaio per la prima volta da subito ci si rende conto quanto sia complesso far incastrare le diverse necessità, soprattutto per questioni così importanti e delicate da richiedere l’intervento di un professionista di questo calibro. La professione notarile non presuppone rigide specializzazioni, ragione per cui uno stesso pubblico ufficiale potrebbe occuparsi ad esempio di una compravendita, così come di una donazione, o successione o della costituzione di un società, sia essa di capitali o di persone. Potrebbe però accadere che uno studio notarile si occupi prevalentemente di un atto piuttosto che di un altro, quindi essere scrupolosi è d’obbligo. Con il portale online gratuito Notaio Facile è possibile fare una ricerca capillare e comparare i diversi professionisti, circoscrivendo la ricerca anche a livello territoriale. Accedendo al sito, infatti, una delle prime informazioni richieste riguarda la regione e il comune di residenza dell’utente, pur non essendo necessario che l’interessato e il professionista risiedano nello stesso luogo. Un fattore che teoricamente orienterebbe la scelta potrebbe essere la collocazione dello studio in una grande città o in un piccolo comune, infatti in molti ritengono che vi siano differenze. Si è portati a pensare che un grande studio associato che opera in una grande città possa avere più pratiche ed essere qualitativamente superiore rispetto al piccolo studio di un comune. Al contrario un grande studio con molto lavoro presupporrebbe maggiori tempi di attesa per via del numero maggiore di pratiche da gestire. Tutte queste supposizioni non devono, però, far perdere di vista il punto essenziale della questione e cioè la necessità di una scelta oculata e adatta al caso specifico, senza mai dimenticare che il lavoro del notaio è ricco di responsabilità e che in ogni caso ci troveremmo dinanzi un luminare in grado di fornire la migliore consulenza.
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Detrazioni acquisto casa e detrazione onorario notaio
Il risparmio non è mai guadagno, dice un vecchio proverbio della tradizione popolare. Effettivamente mai frase fu più veritiera, soprattutto se riferita ad atti e pratiche delicate come possono essere l’acquisto di un immobile, la costituzione di una società, la stesura di un testamento etc. Puntare al risparmio quando si fanno valutazioni di questo tipo, e soprattutto in merito alla scelta del notaio a cui richiedere la consulenza cercando a tutti i costi il preventivo più economico, potrebbe non essere la decisione più saggia. Tutto ciò acquista ancora più valore se si pensa al fatto che le spese notarili possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi, come previsto dalla materia fiscale. Nel caso specifico dell’acquisto della prima casa, se si stipula un contratto di mutuo per l’abitazione principale è possibile calcolare la detrazione al 19% sulle spese ritenute necessarie. Sono detraibili al 19% sia l’onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo, sia le spese sostenute dal notaio per conto del cliente come la cancellazione o l’iscrizione dell’ipoteca, se necessarie. Non danno, invece, diritto alla detrazione le spese di assicurazione dell’immobile, le spese per l’agenzia immobiliare, se ha fatto da intermediario, le imposte di registro, l’IVA, le imposte ipotecarie e catastali. Non rientra inoltre nella detrazione nemmeno l’onorario del notaio per il contratto di compravendita, e cioè il suo margine. Va sottolineato che la detrazione è possibile su un importo massimo di 4000 euro, in cui sono compresi interessi, oneri accessori e quote di rivalutazione. Alla luce di tutto questo un risparmio c’è e comporta anche un guadagno, infatti, a guadagnarci è la qualità del servizio che può non essere sottoposto a valutazioni economiche.
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