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Comprare prima casa nel Comune dove lavoro

Comprare prima casa nel Comune dove lavoro

Agevolazioni per acquisto prima casa dal Notaio e la sede di lavoro

La disciplina in tema di agevolazioni prima casa, contenuta nella nota II bis dell'articolo 1 della Tariffa, parte prima, allegata al DPR n. 131 del 1986, testo unico in materia di imposta di registro, subordina la possibilità di usufruire del bonus prima casa al ricorrere di determinati requisiti oggettivi e soggettivi.

Nello specifico tra i requisiti oggettivi rientra quello relativo al luogo in cui si trova la casa comprata con le agevolazioni fiscali e al riguardo sono previsti criteri generali e criteri relativi a situazioni particolari basati sulla residenza di chi acquista.

Tendenzialmente, tra i criteri generali rientra la previsione che la casa che si acquista con il bonus fiscale sia situata nel Comune di residenza del compratore, o nel caso in cui la residenza non corrisponda, nel Comune in cui l’acquirente trasferirà la propria residenza entro 18 mesi dall’atto di compravendita immobiliare.

In linea generale, tra i criteri particolari rientrano circostanze che consentono al compratore di non avere o di non dover spostare la propria residenza nel Comune in cui si trova la casa comprata, infatti, in tal caso è sufficiente che il soggetto che effettua la compravendita svolga la propria attività nel Comune in cui si trova la casa.

Gli altri requisiti per poter comprare casa nel Comune di lavoro dal Notaio                                                                                                              

Oltre alla sussistenza del requisito relativo alla residenza, è necessario che ricorrano una serie di presupposti e cioè che chi compra casa non sia proprietario di altro immobile situato nello stesso Comune della casa che si vuole acquistare, idoneo ad essere adibito ad abitazione, neanche in comunione legale dei beni con l’altro coniuge, qualora il compratore sia sposato.

Altresì, il compratore non deve essere titolare di altri diritti reali definiti minori, ossia del diritto di uso, di abitazione, di usufrutto su un altro fabbricato sito nel medesimo Comune in cui si trova la casa oggetto di compravendita.

Tendenzialmente, per poter godere delle agevolazioni il compratore non deve avere sul territorio nazionale altri immobili per i quali abbia usufruito delle agevolazioni prima casa, in quanto si duplicherebbe il beneficio ed è inammissibile, salvo i casi in cui è possibile richiedere il bonus prima casa più di una volta.

Cosa deve contenere atto notarile di acquisto di una casa con agevolazioni nel Comune di lavoro

Di norma, il compratore che vuole avvalersi del bonus prima casa quando effettua l’acquisto dell’immobile dal Notaio, deve dimostrare la sussistenza dei requisiti soggetti ed oggettivi per poter godere degli sgravi fiscali.

Ebbene, qualora si decida di comprare casa nel Comune dove svolge la propria attività lavorativa, l’acquirente deve rendere un’apposita dichiarazione di volontà di volersi avvalere dei benefici fiscali sussistendone i requisiti di legge e nello specifico di volersi avvalere del requisito relativo al luogo di svolgimento della propria attività.

In tema di beneficio fiscale relativo all'acquisto della prima casa in cui il compratore invoca il criterio della sede effettiva di lavoro, bisogna valutare la spettanza del beneficio alla stregua dell'effettiva sede di lavoro, a pena di decadenza dall’agevolazione.

Se manca tale dichiarazione espressa all’interno dell’atto di acquisto, il compratore decade dalle agevolazioni godute in sede di registrazione del rogito, difatti, anche se la dichiarazione del compratore relativa allo svolgimento dell’attività lavorativa non è espressamente prevista dal legislatore, essa di rende necessaria per accertare la scelta effettuata dall’acquirente ai fini dei controlli dell’Amministrazione finanziaria, affinché si verifichi la sussistenza dei presupposti del beneficio riconosciuto.

Quando non è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa nel comune di lavoro?

Di norma, non ci si può avvalere del beneficio fiscale prima casa se non ricorrono tutti i requisiti di legge, sia oggettivi che soggettivi, ma nello specifico è bene precisare che in riferimento all’acquisto della casa dal Notaio nel Comune in cui il compratore lavora, la giurisprudenza ha escluso la possibilità di poter godere del bonus prima casa nell’ipotesi di acquisto dell’immobile nel Comune in cui si svolge l’attività lavorativa, una volta che in atto chi compra ha dichiarato di impegnarsi a stabilire la residenza nel Comune di ubicazione dell’immobile nel termine di 18 mesi dall’atto di acquisto.

Che tipo di attività lavorativa bisogna svolgere per poter usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa?

Il legislatore parla genericamente di attività quando fa riferimento al criterio particolare dle luogo dove è ubicato l’immobile per poter richiedere le agevolazioni per l’acquisto della prima casa.

Il termine attività è usato per consentire di riferirsi ad ogni tipo di attività, senza effettuare alcun tipo di discriminazione.

Ad esempio, può richiedere il bonus prima casa chi svolge un’attività produttiva di reddito di lavoro dipendente, oppure di lavoro autonomo o di reddito di impresa, allo stesso modo può avvalersi delle agevolazioni in questione chi svolge un’attività non produttiva di reddito, come un’attività religiosa o di volontariato, o ancora l’attività svolta da uno studente o da uno sportivo.

L’unico elemento è che sia accertata l’attività lavorativa, qualunque essa sia, e che vi sia una sede lavorativa identificabile in un determinato Comune che deve essere lo stesso in cui deve trovarsi l’immobile che si vuole comprare con il bonus prima casa.

Agevolazioni prima casa anche per chi lavora saltuariamente

La normativa in materia di agevolazioni per l’acquisto della prima casa è molto ampia in relazione al tipo di contribuente che può usufruirne, difatti, non limita l’applicabilità degli sgravi fiscali solo a colui che risiede nel Comune dove si trova la casa acquistata, competendo, altresì, anche per la compravendita della casa ubicata nel Comune in cui l’acquirente svolge la propria attività.

Ebbene, è molto ampio il riferimento all’attività svolta, ammettendo, dunque, che l’agevolazione per l’acquisto della prima casa spetti anche a colui che svolge nel Comune dove di trova la casa comprata con il beneficio fiscale, anche un’attività lavorativa non prevalente rispetto al complesso delle attività dallo stesso esercitate, o saltuaria.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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