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Atto notarile per pubblicare il testamento

È obbligatorio pubblicare il testamento?

La legge italiana sancisce un principio fondamentale nell’ambito delle eredità, secondo cui la volontà del testatore è sovrana. Essa pertanto deve essere sempre rispettata. È proprio per questo fine che vige l’obbligo di consegnare tempestivamente al Notaio un eventuale testamento, laddove lo si avesse a disposizione. Il Notaio, ricevuta la scheda testamentaria, procederà alla sua pubblicazione in presenza di due testimoni. La pubblicazione del testamento è quindi un atto fondamentale per poter conoscere ed applicare le volontà del testatore, il quale prende il nome di de cuius o disponente. La pubblicazione può riguardare tanto un testamento olografo quanto un testamento segreto, diverso è invece il caso di un testamento pubblico.

Come predice il nome stesso, il testamento pubblico ha già avuto un regime di pubblicità nel momento della sua formazione. Infatti dopo che è stato redatto, viene iscritto in un registro pubblico e conservato in un fascicolo speciale dal Notaio. Al momento dell’apertura della successione, il testamento pubblico passa in un altro fascicolo notarile con un apposito verbale.

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Come funziona la pubblicazione del testamento?

Quando viene portato il testamento al Notaio, questi redige un verbale pubblico alla presenza costante di due testimoni. Il verbale di pubblicazione descrive tutte le operazioni che vengono svolte: a partire dall’avvenuta consegna al Notaio della scheda testamentaria, descrivendone le caratteristiche, alla verbalizzazione del contenuto che si legge nel testamento. L’atto viene sottoscritto (ossia firmato) dalla persona che ha portato il testamento, dai testimoni e dal Notaio stesso.

Laddove si tratti di testamento segreto, il Notaio procede all’apertura della busta che contiene la scheda testamentaria e redige apposito verbale in cui viene descritto ciò che succede, la forma e le caratteristiche della scheda ed il suo contenuto. Il tutto, anche in questo caso, avviene alla presenza ininterrotta di due testimoni, i quali sottoscrivono il verbale insieme al Notaio.

Terminata tale fase di ricevimento, a questo punto il Notaio trasmette una copia del verbale alla cancelleria del Tribunale territorialmente competente, dove viene inserito in un apposito registro pubblico dei testamenti. Al termine di tali operazioni il Notaio contatta i successori testamentari comunicandogli dell’esistenza del testamento e del suo contenuto. I successori, eredi e legatari, vengono quindi informati al fine di consentirgli l’adozione delle proprie scelte in merito. Ricordiamo che gli eredi possono accettare o rifiutare l’eredità mentre i legatari, che sono i soggetti a cui il testatore ha lasciato singoli beni, si ritengono successori direttamente senza bisogno di un atto di accettazione espresso. Nulla toglie, tuttavia, che il legatario possa rifiutare il lascito a suo favore. Inoltre, si deve tenere presente che indipendentemente dall’accettazione o dal rifiuto dell’eredità e dei legati, almeno uno dei successori deve presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione di successione non comporta accettazione, è un atto diverso e separato. Esso rappresenta un documento necessario che consentirà, in un secondo momento, il legittimo passaggio dei beni dal de cuius ai suoi successori. Sarebbe comunque buona norma rivolgersi al Notaio per sapere se si rientra tra i soggetti esentati dalla presentazione della dichiarazione di successione, essendo previste precise esenzioni al riguardo.

Notaio: quanto costa pubblicare un testamento?

Quali sono i costi di pubblicazione del testamento?

Premettiamo innanzitutto che i costi cambiano in base ai casi specifici e solo il Notaio, a cui si può fare richiesta anche tramite l’apposita sezione di questa piattaforma, potrà dare tutte le delucidazioni in merito. Ciò premesso, qui di seguito indichiamo un piccolo vademecum sulle singole voci di costo che ad oggi sono previste per la pubblicazione di un testamento.

L’imposta di registro: il verbale di pubblicazione del testamento rappresenta un atto pubblico che, in quanto tale, deve essere iscritto nell’apposito registro. Tale iscrizione ha il suo costo, che è previsto nella misura fissa di 200 euro.

L’imposta di bollo: che varia in base al contenuto del testamento. Normalmente è pari a 45 euro, che salgono a 155 euro qualora esso contenga dei legati immobiliari soggetti a trascrizione.

Imposta ipotecaria e tassa d’iscrizione: sempre nel caso di legati immobiliari, sono previste l’imposta ipotecaria e la tassa d’iscrizione per ciascuna nota presentata, che quantificherà il Notaio in base ai lasciti testamentari.

Gli altri pagamenti dovuti

A tali costi sopra elencati si devono aggiungere altri pagamenti necessari. Ad esempio, se nell’eredità vi sono degli immobili dovrà essere allegata la visura catastale di ognuno di essi al momento della presentazione della dichiarazione di successione, con un costo di circa 30 euro per ogni visura richiesta al Catasto. Si aggiungono poi i costi per l’atto di accettazione o per quello di rifiuto, l’onorario del Notaio, che ha provveduto a tutti gli adempimenti necessari, i costi per un eventuale atto di divisione e per le dovute trascrizioni.

La pubblicazione del testamento ed i relativi pagamenti rappresentano quindi l’inizio di un procedimento più ampio e che dev’essere considerato in una visione d’insieme. Il Notaio costituisce il professionista dedicato a seguire tali casi, la sua professionalità consente infatti di evitare errori nel passaggio generazionale dal de cuius ai suoi successori e di rispettare le tempistiche ed i passaggi prescritti dalla legge.

BIBLIOGRAFIA C. CARBONE “Formulario notarile commentato” CEDAM, 2016 pp. 366 e 384


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