Sto per comprare casa: quando contatto il Notaio?

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Molti potrebbero pensare che il momento giusto per contattare il Notaio è quello in cui ormai i giochi sono fatti. In realtà sarebbe forse meglio attivarsi un po’ prima.

Per coloro che non sono esperti nella questione delle compravendite immobiliari, l’iter di acquisto di una casa potrebbe sembrare chiaro, quasi lapalissiano: dapprima stabilisco un budget (e anche qui potrebbe esserci qualche valutazione da fare e che faremo in articoli dedicati), cerco la casa che fa per me autonomamente o appoggiandomi a un’agenzia, trovo l’abitazione che va bene per me e per la mia famiglia, prendo accordi con il venditore, firmando il compromesso e versando anche eventualmente una caparra. Nel frattempo mi sarò mosso con gli istituti di credito per ottenere un mutuo, così da assicurarmi da avere la copertura finanziaria necessaria prima di impegnarmi all’acquisto. A questo punto, a giochi fatti, contatterò il Notaio per l’atto di rogito e di norma anche per il mutuo. Un iter che potrebbe appunto sembrare logico e che in gran parte in effetti lo è, tranne per un particolare: relegare la scelta del Notaio come ultimo atto potrebbe non essere la migliore delle scelte. Spesso non accade nulla e, anche seguendo questo ordine, se saremo fortunati non ne subiremo le conseguenze: ma non è detto che vada così e questo errore potrebbe costarci non poche scocciature. Non è infatti garantito che la casa che stiamo per comprare sia effettivamente sottoponibile a un rogito: il Notaio provvederà a fare una serie di verifiche di legge che, se non dovessero avere esito positivo, potrebbero rendere impossibile procedere con il rogito. Il che potrebbe risolversi in ritardi anche importanti nella compravendita, sempre che le irregolarità dell’abitazione siano effettivamente sanabili. E, anche quando ciò si verifica, non è facile liberarsi dai contratti firmati.

Ruolo del Notaio e quando rivolgersi alla sua consulenza

Abbiamo già visto in un articolo apposito come il Notaio provveda ad esempio a verificare la regolarità catastale dell’immobile in oggetto, ma non solo: dovrà anche verificare che non vi siano abusi edilizi, che non sussistano sullo stesso ipoteche o diritti di terzi di cui non siamo a conoscenza e così via. Solo una volta che tutte queste verifiche avranno dato esito positivo potremo effettivamente procedere con l’atto di compravendita vero e proprio, il rogito appunto. D’altra parte, anche la banca cui ci siamo rivolti per il mutuo – a sua volta tramite un suo Notaio – avrà provveduto a fare le verifiche del caso sull’immobile che le stiamo sottoponendo, oltre che naturalmente le proprie indagini interne sulla nostra situazione finanziaria. Anche in questo caso, se tali indagini daranno esito positivo, la banca provvederà a deliberare il mutuo (che, ricordiamolo, viene istituito tramite un apposito atto notarile che prevede l’ipoteca sull’immobile oggetto di mutuo). Per non incorrere in problemi e ritardi anche non da poco sarebbe dunque buona cosa contattare il Notaio (e far fare le dovute verifiche alla banca, anche tramite il suo Notaio) prima di impegnarci in qualsiasi modo a comprare una casa: perderemo forse qualche giorno, che nella frenesia di acquistare casa potrà anche sembrarci un’eternità, ma la sicurezza di agire per il meglio e senza spiacevolissime sorprese vale la pena di un po’ di pazienza in più.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©

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