Notaio Aversa (CE): consulenze e preventivi senza impegno
- Quanto costa il notaio e come risparmiare sul preventivo
- La parcella del notaio si può scaricare nel 730?
A rivolgersi allo studio notarile di Aversa potrebbero essere in primis gli oltre 53 mila abitanti del Comune, elevato a città nel 1990. Sarebbe già una platea non indifferente visto che si tratta del secondo Comune più popoloso della provincia di Caserta. Tuttavia va anche detto che non esistono norme che impongono alle parti di scegliere il Notaio il cui studio si trovi nel Comune di loro residenza o in cui si firmerà l’atto notarile. La scelta è libera e rimessa alle parti, più nello specifico a quella che sostiene le spese notarili per l’atto.
Quanto costa il Notaio e come risparmiare sul preventivo
Il costo del Notaio non deve essere una spiacevole sorpresa. Dal 2017 i notai, così come altri professionisti, hanno l’obbligo di preventivo scritto. Tuttavia su questo aspetto permane ancora oggi qualche luogo comune frutto di retaggi culturali e disinformazione. Molti pensano che il notaio guadagni troppo. Questa convinzione cela in primo luogo una scarsa consapevolezza delle responsabilità connesse al ruolo del notaio. Saper leggere il preventivo notarile, distinguendo l’importo dell’onorario del professionista per la consulenza da altre voci di spesa e costi fissi, è un primo passo per avere una visione più realistica del costo del notaio. Molti cercano il notaio economico ma non sempre questa sembra essere la strada più giusta. Senza voler trascurare l’aspetto economico, infatti, la qualità del servizio resta di primaria importanza.
Internet oggi permette di ottimizzare tempo e risorse per la ricerca notarile online. Riducendo gli spostamenti al minimo, si ottiene anche un risparmio sotto il profilo economico. Bastano pochi click per contattare in modo diretto e senza intermediari il notaio per l’atto e ottenere il preventivo analitico. Dopo che l’atto è stato firmato, invece, una possibilità di risparmio è prevista dal 730. A chi si chiede infatti se le spese notarili siano detraibili dalla dichiarazione dei redditi, rispondiamo infatti in modo affermativo (anche se ci sono alcune condizioni da rispettare e precisazioni da fare).
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La parcella del Notaio si può scaricare nel 730?
Non tutte le voci che compongono il preventivo del Notaio possono essere portate in detrazione. Saper fare un distinguo è quindi importante anche sul fronte fiscale. La regola generale è che si possono scaricare le spese del notaio per l’acquisto della prima casa nel rigo E7 del quadro E del Modello 730. Più nello specifico si possono recuperare le spese sostenute dal notaio per la stipula del mutuo o quelle anticipate dal notaio per conto del cliente. La percentuale di detrazione è fissata al 19% della spesa. Non c’è modo, invece, di recuperare le spese notarili per la stipula del contratto di compravendita e quanto corrisponde al mero onorario del notaio.
Una volta chiarito, quindi, che parte della parcella notarile può essere recuperata in fase di detrazione, appare lecito chiedersi: ha senso cercare il notaio economico anche a rischio di abbassare la qualità del servizio? Peraltro, in linea di massima, non ci si rivolge al Notaio tutti i giorni quindi, quando questa esigenza si presenta (e tenuto anche conto della rilevanza degli interessi alla base degli atti) la qualità del servizio dovrebbe rappresentare un faro guida irrinunciabile. Dal 2012 Notaio Facile è un punto di riferimento per chi cerca il Notaio Online. Il livello di soddisfazione degli utenti è confermato anche da una ricerca accademica dell’Opri.
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