Perché ho ritirato il testamento dal notaio
- La mia volontà di fare testamento
- Ho scelto di fare un testamento segreto
- Come potevo revocare il mio testamento segreto
- Ho deciso di ritirare il testamento segreto dal notaio
- Cosa ha fatto il notaio al momento del ritiro del testamento
- Cosa accade se ritiro il testamento segreto
La mia volontà di fare testamento
Circa 10 anni decisi di scrivere un testamento segreto e di depositarlo presso un notaio. Era da poco diventata nonna della mia prima nipote e, presa dall’entusiasmo, decisi di lasciarle la casa in cui vivevo. Ricordo ancora quei giorni, ero così emozionata di poter fare qualcosa per la mia prima nipotina appena nata: con quel gesto le avrei sicuramente assicurato un tetto per il futuro. Ciò mi rendeva così felice ed orgogliosa. Non volevo che le mie volontà rimanessero scritte su un foglio conservato in un cassetto: il mio desiderio era che acquisissero una sorta di ufficialità.
La mia consulenza dal notaio
Non sapevo se ci fosse un modo per poter realizzare questa mia volontà, ma in virtù di una consulenza avuta grazie al sito web notaio facile, capii che era possibile. La soluzione era recarmi dal notaio per consegnargli la mia busta sigillata che conteneva le mie volontà. Decisi così di procedere in tal senso: la figura del notaio da sempre è per me emblema di sicurezza, garanzia e legalità.
Ho scelto di fare un testamento segreto
Ricordo che all’epoca il notaio scrisse un verbale di ricevimento per atto pubblico e mi rassicurò che in qualsiasi momento avrei potuto revocarlo o ritirarlo, insomma cambiare idea su quanto era contenuto nel testamento. Naturalmente in quel momento non presi in considerazione seriamente questa possibilità, in quanto la mia felicità di essere diventata nonna era così straripante che mai avrei pensato di cambiare idea.
Volevo modificare il mio testamento dal notaio
Tuttavia, la vita è imprevedibile, non avrei mai pensato di dover rivalutare le scelte effettuate nel testamento segreto depositato dal notaio, ma purtroppo in questo caso mi sembrava doveroso. Mia figlia dopo la primogenita, inaspettatamente ebbe due gemelli: fu un sorprendente avvenimento che lasciò tutta la famiglia a bocca aperta. Quando ebbi questa meravigliosa notizia, inevitabilmente il mio pensiero è andato al testamento che avevo depositato dal notaio. Non avevo alcuna intenzione di creare una disparità di trattamento tra i miei nipoti e non volevo in alcun modo che alla mia morte potessero discutere di patrimonio o che i due gemelli potessero sentirsi esclusi e discriminati. La mia famiglia era la cosa più importante che avevo nella vita. Quando si diventa anziani si pensa solo al futuro dei propri figli e dei propri nipoti. Ho sempre cercato di dare un equilibrio familiare, di insegnare i valori del rispetto e dell’amore per i propri cari. Avrei dato sicuramente un pessimo esempio se avessi lasciato la casa alla mia sola prima nipotina.
Come potevo revocare il mio testamento segreto
Per questo motivo, mi ritornarono in mente le parole pronunciate dal notaio al primo colloquio, quando mi offrì un ventaglio di opzioni su come procedere. Quel colloquio fu estremamente esaustivo in quanto il notaio non solo mi spiegò che un testamento poteva essere fatto in diverse forme come ad esempio pubblico, segreto o olografo, ma mi aveva anche spiegato per ciascun testamento come revocarlo, se avessi cambiato idea nel corso della mia vita.
Così dopo qualche settimana dalla splendida notizia ricevuta da mia figlia, ricontattai il notaio al quale avevo consegnato e depositato il mio testamento. Gli spiegai che improvvisamente ed inaspettatamente la mia situazione familiare stava cambiando e che non ero più convinta di quelle volontà espresse nel testamento che avevo depositato. Il notaio si mostrò estremamente disponibile e pronto ad accogliere ogni mio dubbio, riflessione e pensiero.
Ho deciso di ritirare il testamento segreto dal notaio
Mi recai nuovamente presso il suo studio e alla fine decisi di ritirare il testamento segreto. Capii però che richiedere di riavere la scheda testamentaria custodita presso il notaio non necessariamente avrebbe comportato una revoca dello stesso. Infatti essendo la scheda scritta di mio pugno al momento della mia morte poteva valere come testamento olografo e quindi le mie volontà non avrebbero perso alcun effetto. Se, invece, avessi scritto il testamento a macchina o fosse stato scritto da un’altra persona, sarebbero mancati i requisiti per poterlo far valere come testamento valido a seguito del ritiro.
Chi poteva ritirare il mio testamento?
Il testamento segreto per poter essere revocato non poteva essere ritirato da chiunque. Inizialmente si offrì mia figlia di recarsi dal notaio, ma poi capii che era necessaria la mia presenza: dovevo recarmi personalmente presso lo studio principale e chiedere di ritirare il testamento al notaio.
Cosa ha fatto il notaio al momento del ritiro del testamento
Così, una volta intrapresa la mia decisione, mi recai dal notaio. Il ritiro del testamento segreto non è avvenuto mediante un semplice gesto pratico, ma il notaio ha redatto alla presenza dei testimoni un verbale di ritiro per atto pubblico. È un adempimento necessario che serve proprio ad ufficializzare la mia volontà di ritirarlo. Insieme a due testimoni e al notaio ho sottoscritto questo verbale.
Cosa accade se ritiro il testamento segreto
Richiedere di riavere la scheda testamentaria custodita presso il notaio non necessariamente comporta una revoca dello stesso. Infatti la scheda è stata scritta di pugno da me e non da un’altra persona. Può accadere che al momento della mia morte, valga come testamento olografo e quindi le volontà espresse non perderebbero alcun effetto. Se, invece, il testamento fosse stato scritto a macchina o da un terzo, sarebbero mancati i requisiti per poterlo far valere come testamento. Siccome tra gli elementi del testamento segreto rientra anche il deposito dello stesso da un notaio, se questo requisito essenziale viene a mancare il testamento si intende revocato. Ciò nonostante il mio obiettivo era sentirmi serena e andarlo a ritirare dal notaio.
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