Agevolazioni under 36 prorogate per tutto il 2022
- Agevolazioni per acquisto da parte di giovani
- Le agevolazioni prima casa
- Le agevolazioni under 36
- Le proroga delle agevolazioni per il 2022
- Risparmio nell’acquisto di una casa
- I requisiti per accedere alle agevolazioni: modifiche per il 2022
- In cosa consistono queste agevolazioni
- Come viene registrato l’atto?
Agevolazioni per acquisto da parte di giovani
L’acquisto di una casa da parte di una persona di giovane età è un argomento molto sentito nel mondo della contrattazione immobiliare. Molto spesso chi ha circa 30 anni di vita si trova nella fase in cui può risultare opportuno prendere la decisione di acquistare una casa. Spesso però, soprattutto se non si ha un lavoro stabile, o si è un libero professionista con attività appena avviata, può essere difficile ottenere un mutuo. Altrettanto si può ritenere che il giovane non abbia avuto il tempo necessario per mettere da parte i soldi.
Considerando questa difficoltà, il legislatore spesso prevede delle agevolazioni fiscali che possano aiutare lo stesso a comprare casa. Il primo tipo di agevolazioni sono le agevolazioni prima casa, di cui in seguito.
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Le agevolazioni prima casa
L’agevolazione per l’acquisto della “prima casa” consente di pagare un’imposta di registro ridotta quando si acquista un’abitazione da adibire appunto alla propria casa, solo se ricorrono determinate condizioni. Si fa differenza a seconda che si acquisti da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) o da una impresa.
Nel primo caso occorre versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile; inoltre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro.
Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, l’acquirente paga l’imposta sul valore aggiunto, che è pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
Le agevolazioni under 36
Il Decreto Sostegni Bis, ovvero il decreto legge 25 maggio 2021 n.73 ha previsto una serie di agevolazioni che favoriscono l’acquisto della casa per i giovani nel periodo immediatamente seguente la pandemia. L’agevolazione non riguarda solo la compravendita ma anche il mutuo.
Non bisogna pensare, infatti, che le spese per l’acquisto di una casa riguardino solo il rogito di acquisto. Anche il mutuo ha i suoi costi, anche di tipo fiscale, ovvero l’imposta unica sostitutiva che viene pagata direttamente tramite la somma presa a mutuo, dalla quale viene scomputata. Inoltre, vi sono le spese del rogito e le spese dell’istruttoria. In questo contesto, l’idea di potere comprare casa richiedendo un mutuo e usufruendo di agevolazioni sia per il mutuo che per la compravendita rappresenta una maggiore garanzia, tutela e sicurezza verso la scelta.
In cosa consistono queste agevolazioni
La principale agevolazione riguarda l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria o catastale, mentre in caso di acquisto da costruttore è riconosciuto un credito d’imposta da detrarre nella dichiarazione dei redditi.
Oltre all’agevolazione sulla compravendita, è prevista un’agevolazione per i mutui, la quale stabilisce l’esenzione dal pagamento dell’imposta sostitutiva, che è pari allo 0,25% della somma che viene disposta dalla Banca a favore del privato. Pertanto, non si tratta di una mera riduzione come nel caso delle agevolazioni prima casa bensì di una cancellazione delle dette imposte.
Le proroga delle agevolazioni per il 2022
Le agevolazioni per i giovani sono state prorogate anche per il 2022 attraverso la Legge di bilancio, la quale ha confermato il precedente Decreto Sostegni Bis rifinanziando altri 242 milioni di euro.
Pertanto è lo Stato a finanziare le imposte di registro a favore dei giovani che vogliono acquistare una casa e accedere più facilmente a un mutuo, occupandosi solo di pagare il corrispettivo per l’acquisto e l’onorario del Notaio, con un ingente risparmio di spesa e vantaggio per la circolazione immobiliare.
In questa proroga è previsto ugualmente il risparmio sulla imposta sostitutiva del mutuo, la quale non va pagata invece di pagare il 2% della somma presa a mutuo. Inoltre, anche i tassi di interesse applicati al mutuo non potranno essere superiori ad una determinata somma.
Risparmio nell’acquisto di una casa
Il principale aspetto di interesse che riguarderà tutti i rogiti stipulati nel 2022 riguarda propria l’imposta di registro, normalmente da pagare a seconda dell’acquisto come prima o come seconda casa. In questo senso, si tratta della spesa più ingente da pagare nell’occasione del rogito e che aumenta a seconda del valore dell’immobile.
Allo stesso modo è confermata la modifica dell’imposta sul valore aggiunto al 4% che diventa credito di imposta. Le agevolazioni riguardano quindi le spese fiscali che non andranno pagate, a fronte solo del pagamento del prezzo della compravendita.
I requisiti per accedere alle agevolazioni: modifiche per il 2022
Per potere accedere alle agevolazioni per il 2022 occorre essere nati dal 1986 in poi, di avere un ISEE un inferiore a 40.000 euro, richiedere e ottenere un mutuo non superiore a 250.000 euro e che la casa acquistata sarà adibita ad abitazione principale non di lusso.
Questo bonus può essere richiesto a prescindere dalla modalità con cui si provveda all’acquisto, ad esempio è possibile chiederlo anche qualora si utilizzi la forma dell’asta pubblica.
Se si è titolari di questo bonus o si pensa di esserlo ci si può rivolgere al Notaio per effettuare una valutazione preventiva e verificare se sussistano i requisiti. Il primo passaggio da fare è richiedere il mutuo, dopo di che occorre valutare se la somma rientra nei requisiti per accedere al bonus che esclude l’imposta sostitutiva. Il Notaio, successivamente, effettuerà le visure ipotecarie e catastali, se l’immobile sia dotato dei requisiti oggettivi, ad esempio non sia immobile di lusso.
Come viene registrato l’atto?
L’imposta di registro non si paga ma questo non vuol dire che l’atto non venga registrato. In seguito alla stipula, si procederà normalmente alla registrazione telematica effettuata dallo studio notarile, nella quale vengono inseriti i requisiti oggettivi e soggettivi di attribuzione del mutuo e automaticamente l’Agenzia delle Entrate non produrrà alcun pagamento della detta imposta. Successivamente viene trascritto nei registri immobiliari.