Quota dell’eredità o singolo bene? Cosa dare nel testamento

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Testamento: perché farlo

Fare testamento è una scelta importante che rappresenta un atto di responsabilità con cui si decide la sorte del proprio patrimonio per il tempo in cui si avrà cessato di vivere. Non si tratta solo di mettere al sicuro il denaro accumulato o i beni che si sono comprati in vita, ma si tratta anche di scegliere le persone adatte che potranno sostenere determinate spese, come i debiti ereditari e beneficiare di determinati beni. Vediamo come è possibile lasciare i beni con il testamento.

Regolare la successione con il testamento

La successione può essere quindi regolata dal testamento o, in assenza di questo, dalla legge. Quando si decide di dividere il proprio patrimonio con il testamento si hanno numerose possibilità mediante le quali poter raggiungere il risultato desiderato.

Nell’immaginario collettivo con il testamento si possono nominare solo gli eredi, ma in realtà la legge consente non solo la possibilità di prevedere chi siano gli eredi, ma dà la possibilità di dare anche dei singoli beni senza avere tutte le incombenze tipiche degli eredi. Ma quali sono allora le differenze? Cosa conviene fare con il testamento?

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Nomina di erede: come si fa

La nomina di erede riguarda o l’intero patrimonio o una quota di esso. Quindi il testatore potrebbe anche prevedere che una persona subentri nella sua eredità ad esempio solo nella quota di un mezzo. È necessario però che venga specificato e venga quantificato altrimenti qualora il testatore nomini più persone come eredi esse si intenderanno al momento dell’apertura della successione istituite in parti uguali. Onde evitare problemi di interpretazione è sempre opportuno precisare in che misura si venga nominati eredi. Il notaio infatti qualora si riceva un testamento pubblico renderà edotto del testatore delle eventuali problematiche che potrebbero sorgere.

Quota eredità o singolo bene

Come si diventa eredi

Nel momento in cui si viene nominati eredi con un testamento, per poter definitivamente acquisire la qualifica di erede bisognerà provvedere ad accettare l’eredità. L’eredità può essere accettata in modo espresso o in modo tacito.

L’accettazione espressa può essere fatta dal notaio con un atto pubblico notarile mentre per l’accettazione tacita si verifica tutte le volte in cui il chiamato all’eredità, ossia colui che viene nominato erede nel testamento, compia un’azione che lascia presagire un’accettazione dell’eredità. Si pensi al caso in cui una persona erediti una casa dal padre e non abbia provveduto ancora ad accettare l’eredità e decida di venderla: la volontà di vendere la casa dal notaio presume l’accettazione tacita dell’eredità.

Cosa fa chi riceve solo un bene senza essere nominato erede

Quando il testatore invece decida di attribuire un solo bene con il testamento, il beneficiario non deve provvedere a nessun tipo di atto al momento dell’apertura della successione per diventarne proprietario.

Questa fattispecie nel linguaggio tecnico giuridico viene chiamata “legato” e il beneficiario del testamento a sua volta è definito “legatario”. Quest’ultimo quindi acquisterà automaticamente la casa, ma il legislatore gli riserva lo stesso la facoltà di rifiutare questo “regalo” che proviene dal testatore: si pensi al caso in cui il testatore voglia assegnare una casa fatiscente che necessita di molti lavori di ristrutturazione e il beneficiario non disponga delle somme di denaro necessarie per sostenere queste spese. In questo caso potrebbe decidere quindi di rifiutare il legato e quindi l’assegnazione della casa.

Debiti ereditari e testamento

Un’altra importantissima differenza attiene ai debiti ereditari e alle persone che devono provvedere al pagamento degli stessi: secondo la legge colui che viene nominato erede subentra sia nei rapporti attivi che passivi. Che vuol dire? Significa che oltre ai beni che compongono la sua quota ereditaria rappresentati da case, giardini o altri beni mobili, l’erede subentrerà anche nel passivo, ossia in tutti i debiti che il testatore ha accumulato in vita.

Per debiti ereditari si intendono anche quelli maturati in virtù dell’apertura della successione ossia della morte del testatore: si pensi al caso dei debiti nati per la sepoltura o per la pubblicazione del testamento dal notaio o ancora per la divisione ereditaria per atto pubblico notarile.

Il beneficiario di un singolo bene, invece, non dovrà sostenere alcuna spesa inerente la successione, infatti i cosiddetti legatari non rispondono dei debiti ereditari salvo che il testatore non disponga diversamente. Tuttavia anche in questo caso il legatario risponderà solo nei limiti del valore del bene che gli è stato attribuito.

Ad esempio se viene assegnata una casa del valore di 100.000 euro con l’obbligo di dare una somma di denaro a un’altra persona, il legatario è tenuto a dare una somma di denaro nei limiti del valore della casa che ha ricevuto con il testamento.

Nomina eredi a tempo: si può fare?

Il testatore nel momento in cui decide di nominare eredi determinate persone non può prevedere che sia fissato un termine, ossia una scadenza, così come non può prevedere che una persona sia nominata erede solo al verificarsi di un evento certo, come la morte di un’altra persona.

Questo discorso invece si può fare per coloro che ricevono un singolo bene: il testatore può prevedere che per un determinato periodo di tempo il bene sia assegnato a una persona, stabilendo così una scadenza.

L’importanza della consulenza notarile

Decidere quindi se nominare erede una persona o attribuirgli solo alcuni beni o rapporti patrimoniali, è una scelta molto delicata per il testatore perché richiede la conoscenza e la consapevolezza di ciò che avverrà al momento dell’apertura della successione.

È proprio per questo che prima di redigere un testamento si consiglia di affidarsi a un notaio che saprà esporre tutte le differenze e sciogliere ogni dubbio sulla divisione del patrimonio con il testamento grazie alla sua specializzata consulenza.


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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©

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