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Come fittare casa se c’è l’usufrutto

Mio padre mi ha donato una casa al mare

come fittare casa se c e usufruttoNell’ultimo anno mio padre ha cominciato a pensare a come distribuire il suo patrimonio prima della sua morte. Non aveva alcuna intenzione di fare un testamento, ma espresse il desiderio di fare una donazione in mio favore, unico suo figlio. Mia madre è deceduta da diversi anni e quindi avvertiva l’esigenza di garantirmi un futuro sereno donandomi la casa al mare, da sempre dimora delle nostre vacanze estive. Si tratta una piccola casetta che affaccia proprio sul lungomare che, sebbene non sia particolarmente adatta alla vita quotidiana, costituisce un’ottima risorsa per i mesi estivi o per i weekend primaverili. Sono particolarmente legato a quei luoghi, mi ricordano la spensieratezza dell’infanzia e la serenità della nostra famiglia. Sarebbe stato un onore per me poter diventare proprietario di quella casa.

Mio padre si è riservato l’usufrutto

Con la consulenza di un notaio decidemmo che mio padre si sarebbe riservato il diritto di usufrutto. In questo modo avrebbe provveduto al pagamento delle imposte e delle tasse relative alla casa al mare. Questo naturalmente costituiva un enorme vantaggio per me dal punto di vista economico, in quanto la mia situazione lavorativa era ancora estremamente incerta: un’ulteriore spesa avrebbe costituito un ulteriore stress da gestire. La generosità di mio padre, che lo ha sempre contraddistinto, mi permise quindi di evitare altre spese.

Come fittare casa se mio padre ha l’usufrutto

Purtroppo dopo pochi mesi mio padre si ammalò, le sue condizioni di salute peggioravano di giorno in giorno, ormai non riusciva ad essere indipendente e necessitava di un aiuto. Essendo figlio unico il mio aiuto purtroppo non riusciva a coprire l’intero arco della giornata in quanto gli orari di lavoro non mi permettevano di essere una figura presente in maniera costante.

Mio padre cominciava a soffrire anche di solitudine, era spaventato dal sopraggiungere della malattia e della vecchiaia che non gli permettevano di svolgere le attività quotidiana basilari. Persino andare a fare la spesa era diventato un problema insormontabile. Per tali ragioni decidemmo che la soluzione migliore fosse il ricovero presso una pensione per anziani. Lì avrebbe sicuramente risolto i suoi problemi legati alla vita quotidiana e avrebbe anche beneficiato della compagnia di suoi coetanei.

Quando mio padre abbandonò la casa al mare per diversi mesi fu disabitata. Mi rendeva particolarmente triste questa situazione, ma al tempo stesso era l’unica soluzione per poter consentire a mio padre di vivere gli ultimi anni di vita in completa e assoluta serenità. Per tali ragioni non mi opposi alla sua scelta. Tuttavia, dopo mesi mi resi conto che ormai mio padre non aveva più alcuna intenzione di ritornare a casa e mi spinse a trovare una soluzione per poterla utilizzare. L’idea era quella di fittarla per avere anche un’altra entrata economica. Non avevo ancora ben chiaro su come procedere e per questo decisi di affidarmi a un notaio. Il notaio con il quale avevamo stipulato la donazione con riserva di usufrutto era ormai andato in pensione e per questo avevo perso ogni riferimento.

Dove cercare un notaio

Cominciai a prendere informazioni sui notai della zona, ma navigando nel web ho trovato immediatamente una soluzione con il sito notaiofacile.it. Tale sito mi offriva la possibilità di esporre il problema e di richiedere un preventivo gratuitamente. Inviai così l’email spiegando dettagliatamente la mia situazione e dopo poco ho avuto una risposta.

La consulenza dal notaio

Dalla consulenza del notaio capii che per poter utilizzare la casa e sfruttarla anche economicamente, magari fittandola per qualche mese all’anno, era necessario che mio padre rinunciasse al diritto di usufrutto che si era riservato con l’atto di donazione.

Rinuncia al diritto di usufrutto di mio padre

Mio padre, quindi, aveva la facoltà di rinunciare al diritto di usufrutto che si era riservato sulla casa al mare e per qualsiasi ragione, anche economica, non era obbligato a mantenere l’usufrutto fino alla scadenza (che coincideva con la sua morte), potendovi rinunciare in qualsiasi momento. Questo tipo di atto richiedeva la presenza necessaria del notaio in quanto capii che poteva essere stipulato o per atto pubblico o per scrittura privata autenticata. A seguito della sua rinuncia quindi diventai pieno ed esclusivo proprietario della casa al mare e avrei potuto goderne e disporne liberamente, senza più alcuna ingerenza di nessuno.

Rogito notarile nella casa di riposo

Mio padre ormai non era più in grado di camminare, si spostava su una sedia a rotelle. Più passavano i giorni, più il fisico non riusciva a sopportare dei grandi sforzi. Per tali ragioni era impossibilitato a recarsi dal notaio fisicamente. Richiedemmo gentilmente al notaio se potesse aiutarci in qualche modo. Quest’ultimo si rese immediatamente disponibile e gentile offrendoci la possibilità di stipulare presso la casa di riposo. Tale notizia rese tutti più sereni: sarebbe stato veramente un problema spostarsi per solo qualche ora da quella che ormai era la sua casa.

Quanto è costata la rinuncia all’usufrutto dal notaio

Essendo un atto da stipulare dal notaio, abbiamo dovuto sostenere delle spese, legate alla trascrizione dell’atto, al pagamento dell’imposta catastale, ipotecaria, all’imposta di registro e l’imposta di successione e donazione in quanto la rinuncia al diritto di usufrutto in mio favore era a titolo gratuito, oltre ovviamente all’onorario notarile. Ciò è stato necessario in quanto mi consentiva di poter eventualmente fittare in un futuro la casa, non avendo nessuna intenzione di venderla.

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