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Pianificare il budget per comprare la casa risparmiando nei costi

Pianificare budget per acquisto casa

Quando si sceglie di comprare casa, è importante avere consapevolezza di tutti i costi che questa decisione può comportare. Si rischierebbe altrimenti, di investire considerevoli cifre, senza nemmeno comprendere come si sia arrivati a spenderle. Uno dei modi per delimitare la spesa complessiva, è quello di avere precisa contezza di quanto si sia disposti a pagare, delimitando un giusto budget.

Ecco come può essere possibile fissarlo, senza farsi sfuggire nessun aspetto.

Come fissare un budget

Un budget può definirsi realmente completo, solo quando contiene al suo interno l’intero prospetto di tutte le spese. Nonostante, però, possano tenersi in considerazione tutti i costi, possono sempre subentrare delle situazioni, o possono essere intraprese delle scelte, che stravolgono i piani iniziali.

Più che un budget, da intendersi come un importo fisso, sarebbe preferibile mantenersi nell’ambito di un range di prezzo, quindi delimitare un budget minimo ed un budget massimo.

Le spese per l’acquisto di una casa

Qualora si scelga di fissare il budget, questo dovrà comprendere tutte le spese che siano reputate indispensabili, sia al momento dell’ acquisto di una casa, che successivamente. Oltre al prezzo dell’immobile e alle tasse, relative all’atto, possono essere necessari anche degli investimenti successivi, come, per esempio, delle ristrutturazioni.

Vediamo quali sono nel dettaglio le singole spese che possono essere necessarie.

Spese dell’atto notarile

La prima spesa da sostenere è quella relativa all’acquisto della casa che si decide di comprare.

Oltre al prezzo da pagare al venditore e ad eventuali costi dell’agenzia di intermediazione immobiliare, devono essere conteggiate anche le spese dell’atto notarile di compravendita. Le imposte che si dovranno pagare, sono:

  • l’imposta di registro, che comprende le spese per la registrazione dell’atto;
  • l’imposta ipotecaria, che racchiude le spese per la trascrizione dell’atto,
  • l’imposta catastale, a mezzo della quale si paga il cambio di intestazione del titolare dell’immobile, ovvero la voltura.

Nel caso in cui il soggetto venditore sia l’impresa che ha costruito l’immobile, e l’atto di acquisto viene stipulato entro cinque anni dalla sua edificazione, alle spese elencate dovrà essere aggiunta anche l’Iva, ovvero l’imposta sul valore aggiunto.

Tasse prima casa

Con riferimento agli importi delle imposte sopra elencate, va precisato che la normativa fiscale opera una distinzione, a seconda che si tratti di prima abitazione, oppure di seconda casa.

Nel primo caso, sarà possibile avere un risparmio di spesa maggiore, rispetto ad un acquisto in caso di seconda casa: infatti le imposte saranno in misura più contenuta. Questo perché, se la casa oggetto dell’atto può essere considerata quale prima casa ad uso abitativo, si potrebbe beneficiare delle agevolazioni prima casa. In questo caso, qualora si compri da un soggetto privato: l’imposta di Registro sarà al 2%, da calcolarsi sul valore catastale dell’immobile, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale saranno pari ad euro 50 ciascuna, quindi complessivamente pari ad euro 100. Se l'acquisto sia da costruttore, dovrà essere pagata l’IVA al 4%, e le imposte di registro, ipotecaria e catastale, saranno, ciascuna, pari ad euro 50.

I presupposti per beneficiare delle agevolazioni sono i seguenti:

  • la casa che si compra non deve appartenere ad una di queste categorie catastali: A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici), poiché sono categorie che la legge considera residenze di lusso;
  • la casa sia collocata nel Comune in cui il compratore ha (o intende stabilire entro 18 mesi) la residenza;
  • non si sia titolari di un’altra casa nello stesso comune;
  • non si sia titolari su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un altro immobile acquistato, anche dal proprio coniuge, usufruendo delle agevolazioni prima casa. Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono riconosciuti anche all’acquirente già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni, a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.

Tasse seconda casa

Nel caso in cui la casa da comprare, sia una seconda casa, ecco il riepilogo delle imposte.

Sempre nel caso in cui si compri da un soggetto privato e non da un’impresa, l’imposta di Registro sarà al 9%, aliquota che deve sempre essere calcolata sul valore catastale dell’immobile, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale, saranno pari ad euro 50 ciascuna, quindi complessivamente avranno un ammontare di euro 100, come nell’ipotesi di prima casa.

Nel caso, invece, in cui l’acquisto della seconda casa avvenga da un’impresa costruttrice, l’imposta sul valore aggiunto (IVA), sarà al 10%. Le altre imposte, quindi l’imposta di registro, l’ipotecaria e la catastale, saranno sempre in misura fissa, e avranno un ammontare di euro 200, ciascuna.

Spese del mutuo

Qualora si decida di finanziare l’acquisto della casa, è molto frequente che si decida di accendere un mutuo presso una Banca. Quindi, al budget complessivo, andranno aggiunte anche tutte le spese connesse all’erogazione del finanziamento, delle quali si potrà avere maggiore contezza, mediante la consultazione dei documenti forniti dallo specifico istituto di credito scelto.

Spese per le ristrutturazioni

Dopo l’acquisto, ma prima di iniziare a vivere e abitare l’immobile comprato, si potrebbe valutare l’opportunità di ristrutturarlo, o con la finalità di abbellirlo, oppure per attuare degli interventi che consentano di ottenere un’abitazione che sia, per esempio, ecologicamente più sostenibile.

Anche gli interventi di questo tipo hanno un loro costo, ma tuttavia, non bisogna dimenticare che esistono delle apposite agevolazioni anche con riferimento alle ristrutturazioni edilizie da attuare sull’immobile, soprattutto qualora si tratti di prima casa.

I costi del notaio

Oltre ai costi connessi alla stipula, ed ulteriori costi successivi relativi ad interventi di edilizia, da attuare sull’immobile, va anche preventivato il costo dell’onorario del notaio rogante. Tuttavia, questa spesa, rispetto a quelle elencate, non è suscettibile di preliminare valutazione, se non mediante preventivo apposito da richiedere al singolo professionista. Tramite il sito è possibile ottenerne uno, in modo gratuito e diretto.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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