Acquistare un’eredita? Modalita operative e costi

L’acquisto di una eredità: di cosa si tratta e perché conviene?

acquistare intera eredita dal notaio conviene rispetto all'acquisto singola casa, compravendita ereditaLa legge disciplina (art. 1542 c.c.) questa fattispecie molto particolare, per la quale è possibile il trasferimento di una intera eredità, senza specificazione dei singoli oggetti o beni immobili che ne facciano parte, verso il corrispettivo di un prezzo, alla stregua di una vera e propria compravendita. Infatti, tale è l’atto notarile che andiamo a descrivere. Può accadere che un soggetto abbia interesse ad acquistare non i singoli beni che compongono una determinata eredità (ad esempio la casa, la macchina ecc.), ma tutta l’eredità nel suo complesso. L’eredità è un bene diverso dai singoli che ne fanno parte e comprende una sorta di scatola chiusa. Ciò, infatti, potrebbe essere conveniente da un punto di vista economico, perché ci si ritrova ad acquistare magari una casa (che fa parte dell’asse ereditario) ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto al prezzo di mercato. Chi vende una eredità, infatti, lo fa in blocco e a un prezzo forfettario.

L’oggetto della compravendita di eredità: cosa si acquista?

Il soggetto che acquista l’eredità non acquista sicuramente la qualità di erede, in quanto essa è personalissima e intrasmissibile. L’erede è colui che per legge o per testamento ha ricevuto una determinata quota di eredità; per poter divenire proprietario dei singoli beni occorrerà un’apposita divisione. Prima di ciò, l’erede è titolare solo di una quota virtuale e può avere il possesso dei beni ereditari. L’erede resta tale e diviene venditore nel contratto in oggetto. L’oggetto di questo acquisto sono, dunque, tutti i beni facenti parte dell’asse ereditario, compresi debiti e crediti che risultavano essere in capo al defunto.

Quali beni non possono far parte di questo acquisto?

I beni e i diritti di carattere strettamente personale, tra cui ad esempio il diritto di abitazione della casa familiare spettante al coniuge.

Qual è il requisito essenziale per poter acquistare una eredità?

È necessario che la successione sia già aperta, quindi che il titolare della successione sia già defunto; inoltre, colui che intende cederla deve avere già accettato l’eredità. Qualora vi siano beni immobili, se non ha accettato espressamente con atto notarile, si provvederà prima dell’atto alla trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità, la cui spesa non è pagata dall’acquirente ma dal venditore erede.

Perché si definisce un contratto aleatorio?

È un contratto aleatorio perché colui che acquista lo fa in blocco, accettando il rischio che i beni facenti parte dell’asse ereditario siano di valore inferiore rispetto a quanto previsto inizialmente. Vi è quindi una incertezza sul valore preciso dei singoli beni. Si acquista a scatola chiusa un bene che è l’eredità, non i singoli beni che ne fanno parte singolarmente. Il valore dei beni potrebbe subire anche un mutamento, ma ciò anche in aumento, infatti l’acquirente acquista anche i frutti prodotti nel frattempo dai beni dell’asse ereditario. Si pensi all’ipotesi di un bene ereditario locato: anche questo canone di locazione sarà attribuito a colui che acquista l’eredità.

Quale può essere, dunque, il vantaggio di acquistare un’eredità?

Gli eredi venditori sono dei soggetti che non vogliono avere nulla a che fare con l’eredità che hanno ricevuto, anche per motivi di tipo personale, non necessariamente di tipo patrimoniale. Pertanto, spesso sono disposti a vendere per un corrispettivo forfettario l’intera eredità, con la conseguenza che chi acquista deve pagare un prezzo sicuramente minore rispetto all’ipotesi di acquistare singoli beni immobili al prezzo di mercato. L’acquirente dell’eredità accetta il rischio di un contratto aleatorio per ottenere il vantaggio di risparmiare sull’acquisto magari di una casa o di un altro bene immobile.

Quali sono le garanzie di chi acquista un’eredità?

Pur essendo un contratto aleatorio, il Notaio consiglierà alle parti di inserire alcune garanzie a favore dell’acquirente di una eredità, per evitare future controversie. Tra queste l’acquirente deve assicurarsi che il venditore garantisca la sua qualità di erede, tale da poter disporre del proprio asse ereditario, se unico erede, o di una quota. Avrà, inoltre, la garanzia della descrizione dei beni che sono presenti al momento dell’apertura della successione, attraverso una sorta di inventario che verrà poi presentato al notaio, comprensivo di beni di qualunque natura: mobili, immobili, ecc.

Perché occorre andare dal Notaio per un acquisto di eredità?

Il ruolo del Notaio è di fondamentale importanza in un atto come questo in quanto, in primo luogo, deve effettuare i controlli sulla successione in oggetto. Deve, dunque, verificare che sia stata presentata la Dichiarazione di successione, con conseguente pagamento delle spese fiscali collegate. Ciò in modo da evitare che possa poi trovarsi l’acquirente a far fronte alle stesse. È l’erede, infatti, che deve adempiere al pagamento delle imposte di successione. Successivamente, il Notaio è fondamentale in quanto, in relazione alla presenza di beni immobili, l’atto notarile di compravendita di eredità andrà successivamente trascritto e l’acquisto potrà essere opponibile ai terzi.

È questo, infatti, il reale interesse dell’acquirente: acquistare casa a un prezzo minore rispetto a quello che troverebbe sul mercato, accettando il rischio di acquistare anche tutto il resto che si rinviene in una eredità.

Qual è il costo dell’atto notarile di compravendita di eredità?

Acquistare una eredità con atto dal notaio prevede dei costi da valutare caso per caso. Sicuramente occorre pagare l’Onorario del Notaio comprensivo di IVA, che è lo stesso di qualsiasi comune compravendita di immobili. Inoltre, occorre pagare le imposte che sono legate in primo luogo al prezzo della cessione il quale, come detto, può essere inferiore rispetto ad una comune compravendita. Inoltre, occorre pagare l’imposta di registro sui beni immobili presenti nell’asse ereditario, pari al 2% o al 9% del valore catastale, in relazione all’acquisto del bene immobile come prima casa o seconda casa. Verrà, infatti, effettuata una specificazione dei singoli beni facenti parte dell’eredità proprio per calcolare le imposte di registro

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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