Agevolazioni prima casa e successione

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Agevolazioni fiscali quando si eredita una casa

Al momento della morte di un proprio caro, ossia al momento dell’apertura della successione prima di poter diventare proprietari dei beni del defunto occorre rispettare un preciso iter.

Spesso si è spaventati dai costi da dover sostenere per la successine, ma in alcuni casi, al ricorrere di determinati presupposti e requisiti è possibile risparmiare.

Uno dei primi step da dover affrontare è la presentazione della dichiarazione della successione: è proprio in quel momento che è opportuno comprendere se è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali ed in particolare bonus prima casa, qualora nell’asse ereditario vi siano degli immobili ad uso abitativo.

Vediamo cosa c’è sapere e come bisogna procedere per portare a termine nel modo giusto tutte le operazioni che precedono l’acquisto dei beni della persona defunta.

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Cosa si paga per prima casa in successione

Come stabilito dalla legge, nel momento in cui si eredita una prima casa, devono sostenersi delle spese, in termini di tasse e imposte. In particolare devono pagarsi le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa per i trasferimenti della proprietà di case di abitazione non di lusso e per la costituzione o il trasferimento di diritti immobiliari relativi alle stesse, derivanti da successioni quando, in capo al beneficiario ovvero, in caso di pluralità di beneficiari, in capo ad almeno uno di essi, sussistano i requisiti e le condizioni previste in materia di acquisto della prima abitazione.

Requisiti bonus prima casa in successione

Per poter accedere alle agevolazioni prima casa nel caso in cui si erediti un immobile, è necessario rispettare determinate condizioni, indicate dalla normativa di riferimento. Nel dettaglio l’abitazione deve rientrare in categorie catastali di lusso A/1, A/8, A/9); l’immobile deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha o stabilisce nel termine di diciotto mesi dall’acquisto della propria residenza.

Inoltre non deve essere titolare esclusivo on in comunione con il coniuge del diritto di usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui si trova l’abitazione e non deve essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con le agevolazioni. Il possesso dei requisiti richiesti per accedere al bonus prima casa deve essere indicato nella dichiarazione di successione.

Bonus prima casa pertinenza immobile ereditato

Può accadere che insieme ad una casa si erediti anche la sua relativa pertinenza: si pensi al caso di una locale adibito a deposito per attrezzi. Ci si chiede se in questo caso sia possibile usufruire delle agevolazioni fiscali e in particolare se sia applicabile anche alle pertinenze il bonus prima casa, qualora sussistano i presupposti sopra specificati.

Quando si parla di pertinenza, giova ricordare, che si tratta di una cosa (nel nostro esempio un immobile) destinato in modo durevole a servizio o ad ornamento di un’altra cosa. La destinazione può essere effettuata dal proprietario della cosa principale o di chi ha un altro tipo diritto su esso, come ad esempio l’usufrutto.

Agevolazioni prima casa e successione

Dichiarazione di successione dal notaio

Alla morte di un proprio caro, la prima cosa che bisogna fare è presentare la dichiarazione della successione per far sì che inizi il procedimento di passaggio del patrimonio dal defunto ai suoi eredi: indipendentemente dal fatto che la successione sia regolata da un testamento o dalla legge, bisognerà quindi sempre presentare la dichiarazione di successione.

La compilazione della modulistica serve per il versamento delle varie imposte che lo Stato richiede quando vi è il passaggio dei beni dal proprio caro agli eredi ed il semplice fatto di compilare i moduli non certifica che si è proprietari immediatamente dei beni.

Tuttavia siccome le spese inerenti alla successione spesso spaventano coloro che iniziano questo iter, ci si chiede in che occasione è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa e in particolare al ricorrere di quali presupposti si può accedere a questa opportunità di risparmio.

Dichiarazione di successione: termine presentazione

Una delle preoccupazioni più diffuse è entro quanto tempo debba farsi la dichiarazione di successione, dopo che sia deceduta la persona casa. Ciò che bisogna sapere è che la dichiarazione di successione deve farsi entro 12 mesi dall’apertura della successione, ossia entro un anno dalla morte della persona.

In ogni caso deve essere presentata prima che si compia qualsiasi atto che possa modificare il patrimonio ereditario: ad esempio, nel caso in cui tutti gli eredi vogliano vendere la casa ereditata dal notaio, non potranno procedere senza avere presentato la dichiarazione di successione e rispettato questo passaggio obbligatorio.

Preventivo notarile dichiarazione di successione

Il notaio, oltre ad occuparsi dei classici atti conosciuti da tutti, come la vendita, il mutuo, la donazione etc. offre anche dei servizi notarile specifici, ad esempio legati alla successione ereditaria, come la presentazione della dichiarazione di successione.

Nel caso in cui si abbia la necessità di comprenderne in concreto i costi che ne derivano, è possibile rivolgersi alla piattaforma di NotaioFacile, inviando una semplice richiesta di preventivo notarile, in modo del tutto gratuito senza costi relativi alla registrazione o all’iscrizione al sito.

Il servizio, oltre ad essere gratis, dà la possibilità di entrare in contatto diretto con un notaio, in modo tale da evitare di perdere tempo con eventuali intermediari e nella ricerca di un professionista specializzato in materia.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©
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