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Conferimento di azienda dal notaio

Quando parliamo di conferimento di azienda facciamo riferimento all’atto con il quale un socio di una società già esistente oppure un soggetto che subentra in una società o che fa parte della nascente società, attribuisce alla stessa una ricchezza che apporta per l’esercizio dell’attività, in cambio di una partecipazione sociale.

Il conferimento, infatti, è proprio l’apporto di ricchezza che ogni socio effettua a favore della società per farne parte e ottenere, a seconda del tipo sociale, una quota di partecipazione o una azione. Ciò che può formare oggetto di conferimento possono essere i beni più disparati, salvo alcune società come ad esempio le società per azioni, nelle quali non può effettuarsi il conferimento di opera. Anche l’azienda può costituire oggetto di un conferimento sociale, ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

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L’azienda

Il concetto di azienda è ben diverso da quello di società. La società è l’esercizio di una attività imprenditoriale in forma collettiva ed è quindi un concetto soggettivo mentre l’azienda è il complesso dei beni organizzati per l’esercizio della suddetta attività d’impresa. L’azienda è quindi una cosiddetta universalità, ovvero un insieme di beni, mobili e immobili, nonché di rapporti giuridici che possono essere ceduti complessivamente.

Per questo parliamo di cessione di azienda, di donazione di azienda oppure di disposizione dell’azienda in successione, ad esempio attribuirla per testamento. Ebbene, come qualsiasi altro bene che possa formare oggetto di conferimento, anche l’azienda può esserlo, avendo il suo valore economico, a volte anche molto elevato e che sicuramente può apportare una certa ricchezza alla società.

Il conferimento di un azienda dal Notaio

Conferimento di azienda all’atto costitutivo dal notaio

Una delle circostanze in cui si può parlare di conferimento di azienda è l’atto costitutivo, in quanto al momento della costituzione della società ogni soggetto che intende entrarvi e diventare socio deve effettuare un conferimento. Solitamente si tratta di un conferimento di denaro, ma molto spesso anche di un bene immobile, con un determinato valore. Il conferimento di azienda all’atto costitutivo consente di dotare la società di un’azienda composta già da una serie di beni mobili e immobili e pronta ad essere utilizzata per una determinata attività. Come può un soggetto essere titolare di un’azienda e volerla poi conferire in società? Vi possono essere differenti ipotesi, facciamo un esempio.

Ipotesi di conferimento di azienda

Ad esempio, se una persona riceve una azienda in successione avente ad oggetto l’attività di ristorazione, sarà un’azienda che comprende il locale dove viene svolta la ristorazione, i tavoli, gli utensili, i macchinari. Se questa persona decide con altri soci di costituire una società attiva in questo campo, può conferire in società la stessa azienda e ricevere direttamente una partecipazione sociale, come se conferisse denaro.

Come viene valutata la partecipazione sociale in seguito al conferimento di azienda?

Occorre come in ogni altro atto notarile che coinvolga l’azienda, valutare la stessa per individuarne precisamente il valore. Dell’azienda fanno parte vari beni, ognuno dei quali ha il suo valore per cui si sottoporrà a perizia la stessa con attribuzione di un determinato valore economico. In seguito a questo, il conferente otterrà una relativa partecipazione.

Conferimento di azienda in caso di aumento di capitale dal Notaio

Un’altra ipotesi in cui si può trovare di fronte a un conferimento di azienda riguarda l’aumento del capitale sociale. Si tratta di una operazione societaria con la quale i soci si recano dal Notaio per deliberare in una assemblea straordinaria la ricapitalizzazione della società. Intendono quindi aumentare il capitale sociale e a fronte di ciò effettuano un conferimento alla società.

Anche in questa fase si può effettuare un conferimento di azienda, sebbene la società sia già attiva e quindi magari abbia già un’azienda. Ciò non esclude che ne possa acquistare un’altra per estendere la propria attività oppure per arricchire la già presente azienda con altri mezzi, beni mobili o immobili e altri rapporti giuridici.

L’atto notarile per effettuare il conferimento di azienda

L’atto notarile con il quale un soggetto conferisce l’azienda non si limita ad essere un verbale di assemblea nel quale la società deliberi la decisione in oggetto, ma è anche un atto che ha effetti traslativi. Si realizza, infatti, il trasferimento di un bene che può comprendere al suo interno anche beni immobili (un locale commerciale, un capannone industriale) e quindi richiede anch’esso la forma dell’atto pubblico.

L’atto notarile sarà quindi sia un verbale di assemblea sia un vero e proprio atto di trasferimento, pertanto non si costituisce davanti al Notaio soltanto l’amministratore e legale rappresentante ma anche il conferente, quindi il titolare dell’azienda. Egli manifesta il consenso e trasferisce alla società la sua azienda.  In cambio dell’azienda trasferita, la società accresce la sua partecipazione sociale in misura corrispondente al valore della stessa azienda.

Può essere conferito anche un ramo di azienda?

Sì, si può conferire anche un singolo ramo di azienda, ovvero una parte dell’azienda che abbia carattere di autonomia e indipendenza.

Il costo di un conferimento di azienda

In ordine al conferimento di azienda, il costo varia in relazione al tipo di atto nel quale è inserito. Un conto è l’atto costitutivo, un discorso diverso è l’aumento del capitale sociale. Quest’ultimo infatti è un atto più complesso che ha una procedura diversa, sicuramente con un onorario più elevato per il notaio.

Per quanto riguarda le imposte, in entrambi i casi occorre pagare l’imposta di registro in quanto l’atto va sempre iscritto al Registro Imprese. Per quanto concerne l’imposta di registro, l’atto di conferimento va registrato in termine fisso entro 20 giorni dalla stipula, ovvero dall’iscrizione nel registro imprese dello stesso, ed è soggetto all’imposta in misura fissa di € 168; l’imposta ipotecaria e catastale è pari a euro 168 cadauna sempre in misura fissa.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©
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