Comprare una masseria dal Notaio
- Comprare una masseria dal notaio
- Comprare una masseria con le agevolazioni fiscali prima casa
- Comprare una masseria come seconda casa
- Quanto costa notaio per il rogito avente ad oggetto l’acquisto di una masseria?
- Quali tasse e imposte sono dovute quando si compra una masseria dal notaio?
Comprare una masseria dal Notaio
La masseria è un tipo di costruzione tipica dell’Italia meridionale, in particolare di Puglia e Sicilia, più precisamente si tratta di un complesso di edifici rurali adibiti un tempo ad abitazione e a ricovero per gli animali, oltre che a luogo dove depositare gli attrezzi agricoli utilizzati per la relativa attività. Rispetto a quanto avveniva in passato, in cui la masseria veniva utilizzata come struttura che l’agricoltore adibiva sia come propria abitazione che come per il proprio lavoro, negli ultimi anni si è diffusa sempre più l’esigenza di acquistare una masseria dal Notaio per adibirla a propria residenza, e non esclusivamente per i periodi estivi, ma anche per trarne un guadagno rendendola una struttura ricettiva convertendo i locali un tempo adibiti a ricovero per animali e attrezzi agricoli, in vere e proprie suite.
Quale masseria conviene comprare dal Notaio?
La masseria può essere di vari tipi, ma, tendenzialmente, è caratterizzata da una casa con una corte agricola generalmente posta al centro dell’intero edificio sul quale si affacciano i vari ingressi degli edifici di residenza, e contraddistinta da un recinzione di mura più o meno alta, a seconda dei gusti e delle esigenze del proprietario.
È bene scegliere la masseria in base alle proprie esigenze, se si ha intenzione di renderla la propria casa vacanze si può decidere di comprare anche una masseria che si sviluppa su un solo piano e con poche stanze, soprattutto se a goderne è una sola famiglia, se invece si vuole comprare una masseria per renderla una struttura in cui accogliere turisti offrendo servizi di hotellerie, l’ideale è comprare masserie più ampie e sviluppate anche su più livelli.
I vecchi ricoveri per animali oggi rappresentano grandi suite o luminose cucine che affacciano sul cortile centrale caratterizzato dalla presenza di alberi imponenti come ulivi, molto diffusi nelle zone dell’Italia meridionale.
Tendenzialmente si tratta di abitazioni composte da molti vani e dalle ampie dimensioni, che spesso sono tali da poter far rientrare la masseria nella categoria di un villa, con una rendita catastale importante, sebbene sia necessario precisare che ciò dipende dall’ubicazione della masseria.
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Comprare una masseria con le agevolazioni fiscali prima casa
Comprare una masseria dal Notaio può rappresentare un enorme vantaggio se la si vuole adibire a propria abitazione principale e si è in possesso dei requisiti per poter usufruire delle agevolazioni prima casa al momento in cui si effettua la compravendita.
Per acquistare una masseria con tali benefici fiscali è necessario possedere una serie di requisiti espressamente indicati dalla legge e cioè chi compra il bene non deve essere proprietario di un’altra abitazione che si trovi nello stesso Comune dove è ubicata la masseria, altresì l’acquirente non deve essere né proprietario, né usufruttuario, né titolare di altri diritti reali, come il diritto di abitazione o il diritto di uso, nemmeno per quota, di un’altra abitazione, su tutto il territorio nazionale, che sia stata acquistata con le agevolazioni prima casa.
Inoltre, il compratore deve avere la propria residenza nel Comune in cui è situata la masseria, oppure nel caso in cui abbia una diversa residenza, deve impegnarsi a trasferirla entro diciotto mesi dall’acquisto nella masseria nel Comune in cui la stessa è ubicata.
Agevolazioni fiscali prima casa: quando non è possibile usufruirne per l’acquisto di una masseria?
Tendenzialmente se ricorrono i suddetti requisiti soggettivi è quasi sempre possibile usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa quando si acquista una masseria dal Notaio, a meno che quest’ultima non venga classificata come bene di lusso, rientrando in una delle seguente categorie catastali A/1, A/8 o A/9. Infatti, quando l’immobile è ricompreso tra i beni di lusso il compratore non potrà godere dei benefici fiscali e dovrà pagare l’imposta di registro in forma ordinaria.
Comprare una masseria come seconda casa
Scegliere di acquistare una masseria può dipendere non necessariamente dalla volontà di trasferirci la propria residenza e renderla propria abitazione principale, ma come spesso accade, si decide di comprare tale tipo di immobile per adibirlo a propria casa vacanze.
Ebbene sì, molto più spesso di quanto si pensa comprare una masseria è sinonimo di acquisto seconda casa dal Notaio, data la caratteristica di questo immobile, soprattutto per i magnifici luoghi in cui è situato, di prestarsi a divenire un’abitazione dove famiglie anche molto numerose decidono di trascorrere le proprie vacanze, destando l’interesse sia di italiani che degli stranieri che vogliono immergersi in un’esperienza a contatto con la storia e la natura.
C’è da aggiungere che, trattandosi di un acquisto seconda casa i costi sono più elevati in quanto le imposte e le tasse sono maggiori in assenza di agevolazioni, pertanto è importante considerare il tipo di investimento che si sta facendo affinché esso rispetti le esigenze di chi acquista.
Investire comprando una masseria dal Notaio
La richiesta sempre maggiore di masserie è dovuta alla volontà di comprare tale tipo di immobile per poi adibirlo a struttura ricettiva che costituisce un valido concorrente di alberghi e bed&breakfast per chi vuole vivere l’esperienza di dormire in un’abitazione dal fascino storico.
In tal caso, non rendendo la masseria il luogo per la propria abitazione principale, l’acquisto avviene come seconda casa, ma se da un lato c’è da mettere in conto il pagamento delle imposte maggiorate, c’è da considerare il guadagno che si può trarre da una struttura che può accogliere tante persone ogni settimana.
È anche possibile trarre un importante guadagno decidendo di comprare la masseria per darla in locazione a terzi, trattandosi di un bene che per le sue caratteristiche strutturali può essere facilmente dato in affitto anche a più famiglie per il periodo estivo ed in alcuni casi anche quello invernale, con canoni non irrilevanti se considera l’aumento della richiesta in località turistiche rinomate della Penisola.
Quanto costa Notaio per il rogito avente ad oggetto l’acquisto di una masseria?
Tendenzialmente il prezzo di una masseria non è mai irrisorio, trattandosi di una struttura dalle dimensioni ampie e dotata di grandi spazi aperti e cortili di pertinenza, ma è bene precisare che ci sono tanti fattori da tenere in considerazione quando si compra un simile immobile tra cui l’ubicazione e la rendita catastale.
Tuttavia, la somma da corrispondere che più preoccupa chi compra una masseria è il costo del Notaio, per questo è bene precisare che l’onorario del Notaio varia da professionista a professionista anche a seconda della complessità del rogito da stipulare, ma non esistendo un tariffario minimo, se si vuole avere un’idea dei costi che bisogna affrontare per tale tipo di investimento immobiliare è opportuno richiedere un preventivo gratuito al Notaio. Ma badate bene non sempre il minor costo notarile equivale al miglior risparmio!
Quali tasse e imposte sono dovute quando si compra una masseria dal Notaio?
Oltre all’onorario del Notaio, è necessario corrispondere le imposte e le tasse dovute per l’acquisto della masseria che costituiscono la cifra più consistente delle spese della compravendita.
Di norma, quando si compra una masseria da un privato bisogna corrispondere l’imposta di registro che è pari al 2% del valore catastale dell'immobile in caso di acquisto prima casa, mentre corrisponde al 9% in caso di acquisto seconda casa, lo stesso vale quando si acquista da un’impresa costruttrice che abbia terminato i lavori di costruzione da più di cinque anni.
Quando, invece, chi vende la masseria è un’impresa costruttrice che ha terminato i lavori di costruzione o di ristrutturazione da meno di cinque anni, il compratore in luogo dell’imposta di registro, deve pagare l’Iva che è pari al 4% in caso di acquisto prima casa, al 10% in caso di acquisto seconda casa e al 22% nel caso in cui si tratti di acquisto di bene di lusso.