Quanto costa intestare la casa dal notaio

Che cosa significa intestare la casa dal notaio?

Quanto costa intestare la casa dal notaioIntestare casa vuol dire trasferire la proprietà dell’immobile utilizzando i più disparati metodi offerti dalla legge, ad esempio, si può decidere di trasferire la proprietà della casa vendendola, richiedendo, quindi, il pagamento del prezzo del bene tenendo conto del suo valore di mercato, allo stesso modo si può ottenere l’intestazione della casa ricevendo una donazione da un proprio caro, come di norma accade quando un genitore vuole dare la casa al proprio figlio.

L’ordinamento disciplina molteplici modi per far sì che una persona si intesti la casa ed ognuno di questi strumenti ha un costo composto da imposte, tasse, spese per adempimenti pre e post stipula e compenso del notaio per la sua prestazione professionale.

Intestare la casa dal notaio: costo

Quando un soggetto decide, ad esempio, di comprare casa è consapevole di dover corrispondere una somma di denaro che si compone del pagamento dell’onorario del notaio e della parte più considerevole che è rappresentata dalla tasse e dalle imposte.

In base all’atto che si decide di stipulare per ottenere l’intestazione di una casa ci sono delle imposte da pagare, come, ad esempio, se si acquista una casa con un atto di compravendita bisogna considerare il pagamento dell’imposta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali che variano a seconda che l’acquisto riguardi la prima casa o meno, quando, invece, si conclude una donazione bisogna tenere conto del tipo di parentela intercorrente tra chi dona e chi riceve il bene ai fini del pagamento dell’imposta di donazione, che non deve essere pagata se a donare è il padre al figlio, a meno che non si stia donando un bene che abbia un valore superiore ad un milione, nel qual caso l’imposta è pari al 4%.

Bisogna tenere conto che, quando si paga il notaio, non gli si attribuisce solo ciò che gli spetta come onorario per la prestazione resa, ma si versa allo stesso l’intera somma dovuta, comprensiva anche delle imposte da pagare allo Stato, in quanto sarà poi il professionista a regolarizzare i pagamenti a cui si è tenuti verso l’erario per conto del soggetto tenuto a pagare.

Dunque, per comprendere l’ammontare complessivo dell’operazione con cui ci si intesta casa, tenendo conto delle imposte che si è obbligati a pagare che variano a seconda dell’atto scelto e dell’onorario del notaio che, in assenza di un tariffario fisso, può variare da professionista a professionista, è opportuno richiedere un preventivo a quest’ultimo prima di procedere con la stipula dell’atto per capire quali siano i costi dell’atto.

Chi deve pagare per l’intestazione della casa

Quando si va dal notaio per il passaggio di proprietà della casa bisogna pagare le spese notarili nonché le tasse e le imposte dovute per l'atto che si è stipulato e tali somme, di norma, sono a carico del soggetto che acquista la proprietà divenendo così il nuovo intestatario dell’immobile.

Non è però da escludere che le parti dell’atto si accordino in diverso modo mediante la sottoscrizione di una scrittura privata dalla quale risulti l’impegno di colui che cede il bene a pagare parte delle spese oppure a rimborsare l’acquirente dopo che ha adempiuto il pagamento.

Solitamente, come abbiamo visto, è la parte che acquista a pagare e per questo motivo è tale soggetto che sceglie il notaio che dovrà redigere l’atto, ma ad essere obbligati verso il professionista sono tutte le parti dell’atto, pertanto, se per qualche motivo la parte acquirente non dovesse pagare il notaio, perché, ad esempio, non riesce a reperire le somme a lui dovute, sarà il soggetto che ha ceduto il bene a pagare, proprio perché quella tra venditore e acquirente è un’obbligazione solidale verso il notaio.

Quindi, in virtù di quanto appena detto se le spese e l’onorario da corrispondere al notaio ammontano, ad esempio, ad euro 5000 e la parte che compra il bene non riesce a pagare, il notaio potrà chiedere i soldi al venditore, che sarà obbligato a pagare la somma dovuta per l’atto stipulato.

Onorario del notaio quando si intesta casa

Quando ci si reca dal notaio per trasferire o comprare una casa il notaio fornisce una prestazione professionale che ha un costo ma che non deve attenersi ad alcun tariffario predefinito, dato che di recente sono stati aboliti i tariffari minimi e massimi con riguardo all’onorario notarile ed è il professionista che liberamente sceglie l’importo della sua parcella, basandosi, ad esempio, sul valore del bene che si sta trasferendo oltre alle spese per reperire tutti i documenti necessari per la redazione. Per tale ragione è opportuno richiedere un preventivo al notaio così da comprendere il servizio offerto per le esigenze che si hanno in relazione all’atto che si vuole compiere andando oltre la semplice valutazione economica.

Quali tasse si pagano per intestare una casa

A seconda dell’atto che si sceglie ci sono dei costi da dover sopportare, se, ad esempio, si decide di acquistare la casa con un atto di compravendita le spese comprendono gli oneri fiscali quindi imposta di registro, imposta catastale ed imposta ipotecaria, il cui ammontare varia in base alla circostanza che si sta acquistando la prima o la seconda casa.

Di norma i costi sono inferiori se si compra un immobile come prima casa, perché l’imposta di registro è solo del 2% e le altre imposte sono fisse a 50 euro ciascuno, quando, invece, si acquista una seconda casa l’imposta di registro aumenta ad un 9%.

Quando si ottiene l’intestazione della casa a seguito di un atto di donazione bisogna tenere conto del pagamento dell’imposta di donazione, la quale varia a seconda del valore del bene oggetto di donazione e a seconda del legame di parentela che lega chi dona a chi ha ricevuto la donazione. Nello specifico, quando la donazione avviene tra coniugi o tra genitori e figli l’imposta di donazione non è dovuta se si sta trasferendo una casa che ha un valore inferiore ad un milione di euro, il discorso cambia se l’immobile donato supera tale valore facendo sì che si debba pagare l’imposta pari al 4%.

Inoltre, quanto detto per l’acquisto prima casa con un atto di compravendita vale anche per la donazione, quindi, l’imposta di registro è al 2% e le imposte ipotecarie e catastali sono pari 50 euro.

Non necessariamente ciò che si riceve per donazione può essere adibito a prima casa ed in tal caso le imposte avranno un valore superiore, dovendo corrispondere l’imposta di registro al 9%, l’imposta ipotecaria al 2% e quella catastale all'1% del valore dell’immobile donato.

Esenzione dal pagamento delle imposte per intestazione della casa

La legge prevede un’ipotesi di esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e quella di bollo, nonché di tutte le tasse inerenti a un atto pubblico notarile e si tratta del caso in cui l’intestazione della casa venga posta in essere con la stipula di un atto che è la conseguenza di un accordo di separazione o di divorzio tra due coniugi.

Viene riconosciuta la possibilità di non pagare tali imposte e di godere, dunque, di un regime agevolato quando si regolano i rapporti patrimoniali tra due coniugi che hanno scelto di separarsi o di sciogliere in altro modo il vincolo matrimoniale, essendo necessario un provvedimento del giudice a riguardo, in esecuzione del quale si attui, davanti al notaio, il trasferimento della proprietà di beni mobili e immobili all’uno o all’altro coniuge, nonché in favore dei figli.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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