Comprare casa con usufrutto

Comprare casa con usufrutto: che vuol dire?

Comprare casa con usufruttoIn periodi di crisi può essere particolarmente utile valutare degli investimenti immobiliari a lungo termine come ad esempio comprare una casa anche se occupata da una persona che abbia l’usufrutto.

Questo tipo di scelta può derivare dal desiderio di assicurare un tetto a un proprio figlio per quando ne avrà bisogno non avendo la necessità di un utilizzo a breve termine.

Inoltre propendere per una spesa del genere può essere particolarmente vantaggioso dal punto di vista economico perché consentirebbe di risparmiare nell’acquisto. Naturalmente è da tenere in considerazione che comprare una casa con l’usufrutto, la cui durata è commisurata alla vita dell’usufruttuario, può rappresentare un rischio in quanto non è dato sapere quando sarà possibile avere la casa libera. Vediamo quando conviene.

Come capire se conviene compare con usufrutto

Per comprendere se l’investimento sia conveniente, sarebbe opportuno rivolgersi a un notaio per avere, non solo un quadro generale della casa da comprare in sicurezza senza problemi, ma anche per capire quali sarebbero i costi da affrontare.

Sebbene il prezzo sia liberamente deciso dalle parti occorrerà sottrarre, dal valore dell’immobile, il valore dell’usufrutto in quanto il compratore non potrà immediatamente usare la casa e beneficiare del suo acquisto: in questo caso il notaio, grazie ad una tabella specifica, in base all’età dell’usufruttuario potrà calcolare in maniera precisa a quanto ammonteranno le imposte da pagare.

Che cos’è l’usufrutto

L’usufrutto è un diritto reale di godimento che può essere fatto valere nei confronti di tutti e consente al suo titolare di utilizzare il bene e di trarne i suoi frutti. Che cosa vuol dire?

Significa che l’usufruttuario di una casa potrà decidere di dare in locazione l’immobile ed incassare mensilmente il canone di locazione (frutti cosiddetti civili), così come di esercitare altri diritti che non modifichino la destinazione economica del bene.

Questo diritto non è però eterno o illimitato: l’usufrutto infatti ha sempre una durata limitata che viene specificata nel contratto dal notaio. Nella maggior parte dei casi la durata è commisurata alla vita dell’usufruttuario e quindi si parlerà di usufrutto vitalizio, ma non è escluso che le parti possano avere una volontà diversa e scegliere una durata differente: si pensi al caso in cui le parti decidano di dare l’usufrutto solo per dieci anni.

Cosa può fare l’usufruttuario

Nel momento in cui si decide di comprare casa con l’usufrutto in favore di un’altra persona spesso ci si chiede quali siano i poteri, i doveri e i diritti che ha l’usufruttuario.

Si può stare tranquilli perché l’usufruttuario non potrà stravolgere la casa, in quanto non potrà modificarne la destinazione economica e inoltre dovrà provvedere al pagamento delle spese di gestione, di amministrazione e di manutenzione ordinaria. Sono a carico del proprietario, invece, in questo caso quindi del nudo proprietario, le spese straordinarie, quali ad esempio il rifacimento della facciata o la sostituzione della caldaia.

Vantaggio di comprare casa con usufrutto

Per chi intende comprare solo la nuda proprietà della casa e accettare che fino alla morte della stessa vi sia un’altra persona che possa usufruire del bene può avere diversi vantaggi sia nel breve periodo, in particolare nel momento del rogito notarile, sia a lungo termine. Analizziamo insieme.

Sicuramente al momento del rogito nel caso l’usufruttuario sia molto giovane, si potrà ottenere uno sconto maggiore in quanto maggiore sarà l’attesa prima di entrare in casa e avere il pieno possesso della stessa.

Se, invece, l’usufruttario sarà molto anziano, naturalmente i costi saranno maggiori in quanto in breve tempo potrebbe ottenersi il pieno possesso della casa e diventare pieni ed esclusivi proprietari, proprio perché l’usufrutto termina con la morte dell’usufruttuario.

Cosa fare alla morte dell’usufruttuario?

Questo è un quesito molto ricorrente. Alla morte dell’usufruttuario, come già anticipato, l’usufrutto si estingue in quanto questo non viene tramandato agli eredi e per dimostrare di essere proprietario a tutti gli effetti e potere entrare in casa liberamente e serenamente, non sarà necessario andare nuovamente dal notaio.

Per effetto della morte dell’usufruttuario si diventa pieni proprietari a tutti gli effetti in maniera del tutto automatica e non ci sarà bisogno di alcuna attestazione per atto pubblico del notaio.

L’unica cosa di cui preoccuparsi è provvedere alla voltura catastale, allegando il certificato di morte dell’usufruttuario, in modo da consentire la cancellazione dell’usufrutto.

Chi paga le tasse se c’è l’usufrutto

Come già sopra anticipato comprare casa con l’usufrutto può essere conveniente e rappresentare un investimento per il futuro perché non dovranno sostenersi le tasse per il mantenimento della casa per tutto il tempo in cui l’usufruttuario sarà dentro casa.

Stiamo parlando proprio dell’Imu e della Tasi, che si qualificano come tasse patrimoniali che per tutta la durata dell’usufrutto saranno a carico dell’usufruttuario. Quindi, sebbene il proprietario della casa assista a una riduzione dei suoi poteri durante l’usufrutto, evita tutte le incombenze che possono derivar a da questo tipo di investimento.

Si può vendere la casa se c’è l’usufrutto

Una volta comprata la casa con l’usufruttuario si potrebbe cambiare idea sulla convenienza dell’investimento. Potrebbe infatti accadere che il nudo proprietario non sia più interessato a mantenerne la titolarità e voglia disfarsene. La domanda però è: si può vendere la casa con l’usufrutto? La risposta è senza dubbio positiva, ma bisognerà naturalmente informare che la casa è al momento utilizzata dall’usufruttuario e che solo alla scadenza dell’usufrutto sarà possibile utilizzarla.

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Autore: Notai Online articolo realizzato personalmente dall'autore e coperto da copyright ©
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